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Manovra. Cisl:“Migliorare la manovra correttiva per evitare gli effetti negativi su crescita ed equità”

Pubblicato il 2 Mag, 2017

Roma, 2 maggio 2017. “Dobbiamo trasformare una manovra correttiva, fatta perché l’Europa ce lo chiede, in uno strumento utile al Paese, per consolidare una crescita ancora troppo tenue”. Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, a margine dell’audizione sul Decreto legge n°50. “La Cisl apprezza l’avvio del processo di superamento delle clausole di salvaguardia che consente di sterilizzare gli aumenti dell’Iva che avrebbero comportato effetti negativi sui redditi medi e bassi e sui consumi ma chiede che la manovra sia corretta, evitando i consueti tagli lineari sulla spesa pubblica che ne deprimono la qualità, senza colpire in modo mirato sprechi ed inefficienze. E’ a nostro avviso necessario fiscalizzare la quota della decontribuzione accordata alle imprese sui premi di risultato erogati fino a 800 euro, tramite la contrattazione collettiva integrativa, per evitare un effetto negativo sulla copertura previdenziale futura dei lavoratori ed estendere la possibilità di accesso all’Ape agevolata per chi abbia svolto lavori gravosi per 5 anni negli ultimi 7, portando così a 24 mesi l’attuale franchigia di 12 mesi di non lavoro, prevista dal decreto. Inoltre, chiediamo di estendere anche al pubblico impiego la detassazione dei premi di risultato erogati tramite la contrattazione collettiva integrativa. Le risorse possono essere trovate anticipando la revisione delle tax expenditures, salvaguardando le agevolazioni a favore del lavoro e quelle previste a tutela di diritti costituzionalmente protetti”, ha concluso Maurizio Petriccioli.

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