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‪Contratti. Furlan: “Positivi i rinnovi di panificatori, gas acqua e orafo argentiero”

Pubblicato il 18 Mag, 2017

19 maggio 2017.  “Complimenti alla Fai Cisl ed alla Femca Cisl per la firma dei contratti dei panificatori e del settore gas e acqua conclusi nei giorni scorsi, un fatto davvero positivo. Sono tutele importanti per i lavoratori sul piano salariale in un quadro di importanti innovazioni contrattuali e nuove relazioni industriali‬. Un nuovo tassello che si aggiunge ai tanti contratti collettivi nazionali firmati in questi mesi dal sindacato che costituiscono un buon viatico per la costruzione di un nuovo modello contrattuale incentrato sull’innovazione, la tutela salariale, la produttivita’, il welfare aziendale, la bilateralita’, la necessaria partecipazione dei lavoratori alle scelte delle imprese”. Così su Facebook la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan commenta gli ultimi rinnovi contrattuali.

Anche la Fai Cisl interviene commentando la firma dell’accordo dei panificatori definendolo “un rinnovo eccellente”. Cosi’ Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl, sottolineando come l’intesa -che coinvolge circa 100 mila lavoratori- sblocchi “un contratto atteso da due anni,  che registra avanzamenti di grande rilievo sotto il profilo della contrattazione aziendale e territoriale, della bilateralita’ e della parte salariale. Si tratta di un’intesa sofferta, -prosegue- ottenuta dopo una vacatio di due anni, con cui conquistiamo l’obiettivo di rilanciare la contrattazione di secondo livello in qualita’ e quantita’, facendo anche leva sulla negoziazione territoriale di livello regionale. Una innovazione di grande prospettiva, sostenuta dalldal consolidamento degli enti bilaterali di livello regionale, che avranno funzione plurime. Si aggiunge il riferimento a un’integrazione mensile perequativa legata al Pil regionale per le realta’ che non realizzeranno contratti decentrati. Di assoluto rilievo, poi, la sperimentazione di nuovi istituti del mercato del lavoro che favoriranno l’inserimento lavorativo delle persone inoccupate e disoccupate mediante un programma formativo di due anni, dopo il quale le aziende si impegnano all’assunzione a tempo indeterminato. Si chiude con un incremento retributivo che aumenta il potere d’acquisto. Insomma, un rinnovo di spessore, che contribuisce attivamente a rilanciare il ruolo della contrattazione nei processi di integrazione e sviluppo”, conclude Sbarra. A siglare l’accordo Fai Cisl, Flai Cgil Uila Uil e, per la parte datoriale, Federpanificatori e Fiesa Confesercenti.

Aumenti anche per il settore acqua e gas: 89 euro complessivi. L’aumento medio (5° livello – parametro 139,96) sui minimi di 68 euro, è distribuito in due tranche: dal 1 maggio 2017, 40 euro; dal 1 aprile 2018, 28 euro, consolidando la durata triennale del contratto. Elemento di novità contrattuale è l’utilizzo di quote di produttività (11 euro per 14 mensilità riferiti al 2017, più altri 11 euro per 14 mensilità nel 2018, aggiuntive ai premi aziendali nel biennio 2017-2018). Il montante complessivo di aumento dei minimi e produttività è di 1.576 euro. A giugno 2019 si procederà ad una verifica sullo scostamento del tasso di inflazione: se il dato risulterà eguale o superiore a quanto posto alla firma del rinnovo (2,7%) si procederà all’ adeguamento dei minimi. Se invece sarà inferiore si procederà all’adeguamento sui minimi di una percentuale del valore dello scostamento, mentre la quota restante sarà stabilizzata sul premio di produttività. L’adeguamento dei minimi decorrerà dal 1 gennaio 2019. Previsti inoltre incrementi sulla sanità integrativa (5 euro) a partire dal 1 gennaio 2017 e sulla premorienza ( 5 euro) a partire dal 1 gennaio 2018.
“Con questa intesa finalmente si conclude – si legge in una nota di Filctem, Femca, Uiltec – il percorso di rinnovo dei contratti del settore energetico (gas-acqua, elettrici, energia e petrolio, n.d.r.) in difesa del reddito dei lavoratori e del welfare contrattuale. Un modello equilibrato – sottolineano – in grado di coniugare l’indispensabile difesa del potere di acquisto con la distribuzione della produttività, un segnale importante a livello confederale di novità sulle linee contrattuali”. Alcuni elementi innovativi nel campo delle normative: dalle relazioni industriali, in cui viene mantenuto il “perimetro” gas-acqua, con l’estensione delle attività di trasporto, stoccaggio, rigassificazione e personale delle holding multiservizi; al mercato del lavoro, dove viene valorizzato lo strumento dell’apprendistato professionalizzante quale forma di inserimento nel lavoro dei giovani, con la conferma della clausola di stabilizzazione occupazionale dell’82% dei contratti di apprendistato svolti nel triennio precedente. Una novità di rilievo arriva dalle gare gas: finalmente, come da intese sottoscritte recentemente al ministero dello Sviluppo Economico, viene inserita nel contratto la clausola sociale – con una norma specifica – a salvaguardia dei diritti occupazionali per i lavoratori che sono coinvolti nelle gare per l’acquisizione della distribuzione del gas negli ambiti territoriali. Infine sul tema dei diritti è confermato l’attuale sistema di tutele previste dal contratto in materia di progressività e proporzionalità delle sanzioni disciplinari. L’ipotesi di accordo stipulata – fanno sapere i sindacati – sarà unitariamente e immediatamente sottoposta all’approvazione delle assemblee dei lavoratori. 

Per quanto riguarda la firma del contratto del settore orafo-argentiero, siglato nella giornata del 18 maggio, Furlan dichiara:  “E’ positivo il rinnovo del contratto del settore orafo, argentiero e della gioielleria che tutela i salari ed estende le tutele”. E’ quanto scrive la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, su twitter commentando la firma stasera del contratto del settore orafo, argentiero e gioielleria.
L’intesa, sottoscritta nella sede di Assolombarda a Milano, tra Fim, Fiom, Uilm e Federorafi, prevede una rivalutazione, in via sperimentale come per il Ccnl Federmeccanica, dei minimi tabellari in vigore con la busta paga di giugno 2017 sulla base dell’Ipca registrato nel 2015 e 2016 e l’adeguamento dei minimi a giugno di ciascun anno di vigenza del contratto sulla base dell’indice Ipca. Inoltre l’intesa prevede l’erogazione di un importo ”una tantum” per tutti i lavoratori in forza al 1° giugno 2017 pari a 80 euro da erogare con la busta paga di ottobre 2017, oltre a 100 euro di welfare contrattuale (flexible benefit) dal 1° gennaio 2018 (che diventeranno 150 euro dal 1° giugno 2019 e 200 euro dal 1° giugno 2020). Prevista anche l’assistenza sanitaria integrativa a partire dal 1° aprile 2018 per tutti i lavoratori dipendenti e i familiari a carico con contribuzione pari a 156 euro a totale carico dell’azienda; l’incremento della contribuzione a carico dell’azienda, per i lavoratori iscritti alla previdenza complementare (Cometa), fino all’1,6% dei minimi tabellari. li ultimi punti dell’intesa includono il diritto soggettivo alla formazione per tutti i lavoratori, a partire dal 1º giugno 2017, con 24 ore di formazione aziendale nel triennio; il recepimento nel contratto dell’utilizzo dei congedi parentali a ore e la programmazione dei permessi previsti dalla legge 104 e una disciplina comune per operai, impiegati e intermedi riguardo scatti di anzianità e periodo di prova, superando le discipline speciali e mantenendo la maturazione di 5 scatti biennali. L’ipotesi d’accordo raggiunta oggi verrà illustrata nelle assemblee nei luoghi di lavoro e sottoposta i prossimi 5 e 6 giugno al referendum tra le lavoratrici e i lavoratori interessati. Successivamente, in caso di esito positivo della consultazione si procederà alla sottoscrizione formale dell’intesa.

 

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