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Conferenza Nazionale sulla famiglia. Sindacati: “Proseguire il dialogo per definire un più adeguato sistema di permessi e congedi”

Pubblicato il 28 Set, 2017

Roma, 29 settembre 2017- “Chiediamo al Governo, al termine della Conferenza, di voler al più presto proseguire questo dialogo convocando il partenariato economico e sociale per discutere delle indicazioni della Proposta di Direttiva sull’equilibrio famiglia/lavoro collegata al Pilastro Sociale e delle loro possibili applicazioni nel nostro Paese, a partire dallo stanziamento di adeguate risorse”. Così in una nota congiunta le segretarie dei Dipartimenti Organizzativi di Cgil, Cisl e Uil, Rossana Dettori, Giovanna Ventura e Silvana Roseto in occasione della giornata conclusiva della Terza Conferenza Nazionale sulla famiglia. 

“La Conferenza Nazionale per la famiglia è stata per noi sindacati l’occasione per rilanciare alcune riflessioni in tema di equilibrio famiglia/lavoro, generatività e ripresa della natalità” si legge nella nota. In particolare, abbiamo chiesto attenzione e finanziamenti strutturati per il riequilibrio territoriale, la qualificazione e la diminuzione dei costi di accesso per le famiglie in relazione ai servizi alla prima infanzia, che devono davvero diventare un diritto per ogni bambino del nostro Paese”. E nel commentare quanto emerso nel corso dell’iniziativa le segretarie ricordano come “uno dei temi emersi solo marginalmente nella Conferenza e dimenticato dalla programmazione economico-finanziaria del Def, eppure cruciale per sostenere i desideri delle famiglie, sia quello della definizione di un sistema di congedi e permessi adeguato, come indicato dalla proposta di Direttiva della Commissione Europea sull’equilibrio famiglia/lavoro. Un congedo di paternità obbligatorio di durata più prolungata (10 giorni) e una retribuzione del congedo parentale dei genitori almeno pari al trattamento economico per la malattia sarebbero due importanti primi passi che ci avvicinerebbero alle proposte europee. Ai quali si potrebbero aggiungere permessi per i figli nella delicata fase adolescenziale e la copertura retributiva per i permessi per la malattia dei figli, almeno fino ai tre anni”.


Welfare. Le proposte di Cgil, Cisl, Uil in occasione della Terza Conferenza Nazionale sulla Famiglia: più investimenti per rafforzare la coesione sociale

Roma, 27 settembre 2017 – “Introduzione di un nuovo assegno familiare universale; la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS) integrate con i LEA sanitari, rafforzando la rete dei servizi pubblici; un piano per le non autosufficienze ed una normativa quadro nazionale sulla long term care” tra le proposte contenute nel documento predisposto da Cgil, Cisl Uil per la Terza Conferenza Nazionale sulla Famiglia che si terrà presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma, il 28 e 29 Settembre. “Investendo di più sulle famiglie si rafforza la coesione sociale e si dà una spinta allo sviluppo” sottolineano nel documento le tre confederazioni riaffermando “la necessità di politiche mirate, integrate e strutturali affinché si sostengano e potenzino le funzioni già svolte dalle famiglie, superando una situazione che, aggravata dalla crisi, appare oggi particolarmente sfavorevole alle relazioni, alla generatività, alla cura. Per fare ciò non bastano misure parziali e bonus o interventi transitori, – precisano -ma serve una strategia complessiva che oggi manca e, dunque, politiche fiscali, del lavoro e di welfare”. Per i sindacati è necessario, inoltre, investire nei servizi socio-educativi 0-3 anni e migliorare il sistema di congedi e permessi per i lavoratori genitori o che hanno familiari cui prestare assistenza. Le politiche per le famiglie per essere davvero efficaci vanno considerate ed affrontate attraverso l’impegno convinto e la mobilitazione corale non solo delle istituzioni, ma di tutto il partenariato economico e sociale. Un coinvolgimento strategico e necessario per intercettare e rappresentare i bisogni dei lavoratori e di tutti i cittadini e trovare soluzioni politiche condivise.

 “Bisogna investire di più sulla famiglia che, come  sottolinea il Presidente del Consiglio Gentiloni, ha svolto un ruolo fondamentale, per l’inclusione e la coesione sociale in questi lunghi anni di crisi economica e sociale, supplendo alla carenze dello Stato e dei servizi”. E’ quanto rimarca la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, sull’intervento del Premier Gentiloni alla terza conferenza nazionale sulla famiglia. “Purtroppo da tanti anni manca nel nostro paese una strategia complessiva e strutturale di sostegno ai nuclei familiari, come invece hanno fatto con lungimiranza altri paesi europei. Occorrono politiche fiscali, del lavoro e del welfare, con un coinvolgimento concreto del sindacato e dell’ associazionismo familiare. Da tempo la Cisl sostiene l’introduzione di un nuovo assegno familiare universale, la definizione di livelli essenziali di prestazioni sociali, un piano per le non autosufficienze oltre ad un investimento strutturale nei servizi socio- educativi, riducendo i costi per le famiglie, migliorando il sistema dei congedi sia con riferimento alla paternità sia per l’aumento della copertura retributiva dei congedi parentali. Speriamo che alle parole della politica seguano, dunque i fatti, con un impegno concreto delle istituzioni nazionali e locali per un patto intergenerazionale, di cui ha parlato il Presidente del Consiglio Gentiloni, che valorizzi davvero il ruolo della famiglia, che punti al rafforzamento della rete dei servizi pubblici indispensabile con risorse adeguate per dare una risposta ai bisogni dei lavoratori/trici, pensionati e delle loro famiglie”.   

 

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