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FCA. Furlan: “Ora completare gli investimenti per rispettare il patto sulla piena occupazione. Una nuova sfida cui il Gruppo non può sottrarsi”

Pubblicato il 17 Gen, 2018
18 gennaio 2018- “I risultati positivi raggiunti da FCA sul piano della produzione e delle vendite, illustrati in questi giorni da Sergio Marchionne al Salone dell’auto di Detroit, significano per noi una sola cosa: FCA deve ora confermare gli impegni per la piena occupazione in tutti gli stabilimenti italiani, a cominciare da Pomigliano e Mirafiori”. E’ quanto sottolinea oggi la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, in un intervento pubblicato su La Stampa e su Il Mattino. “Gli accordi con il sindacato vanno rispettati. E’ giusto che tutti partecipino dei successi di Fca, soprattutto le persone che vi hanno contribuito attraverso la loro dedizione, ha riconosciuto Marchionne. Bene, questo ci aspettiamo ora anche in tutti gli stabilimenti italiani”, aggiunge la leader della Cisl che indica negli investimenti realizzati in questi ultimi anni da Fca in Italia, garantiti da coraggiosi accordi sindacali, un “modello di sviluppo industriale possibile ed auspicabile”, incentrato sulla ricerca di una maggiore produttivita’, qualita’, condivisione degli obiettivi, tutele occupazionali e salariali, partecipazione dei lavoratori. “E’ la prova che si possono conciliare bene le nuove tecnologie digitali e le necessarie competenze, con l’indispensabile fattore umano. Da questa esperienza positiva e concreta bisognerebbe partire quando si parla di innovazione e di rilancio della politica industriale”. Per la Furlan se entro il 2022 Fca raddoppiera’ gli utili lo si deve in parte allo sforzo ed alla scommessa che e’ stata fatta proprio negli stabilimenti italiani, senza fare ricorso a finanziamenti pubblici, come avveniva in passato. “Il posizionamento di Fca sui mercati internazionali deve significare la conferma e l’anticipo degli investimenti anche negli stabilimenti italiani, a partire da Pomigliano d’Arco e Mirafiori, le due realtà con una situazione più critica in termini di esaurimento di ammortizzatori sociali. Ora è indispensabile dare continuità alle scelte dell’azienda ed utilizzare le risorse prodotte per completare gli investimenti e spingere sull’offerta di modelli con motorizzazioni ibride, elettriche ed anche sulla guida autonoma. Questa e’ la nuova sfida cui Fca non puo’ sottrarsi. L’elevata produttivita’ deve essere orientata a raggiungere l’obiettivo della piena occupazione ed il miglioramento dei salari”, ha concluso la leader Cisl. 

17 Gennaio 2018 – “E’ una buona notizia l’annuncio di Sergio Marchionne sul futuro della Fca e degli stabilimenti italiani, ora ci aspettiamo scelte coerenti. Non ci possono essere equivoci : bisogna rispettare il patto sulla piena occupazione. Per questo chiediamo a Fca di anticipare gli investimenti negli stabilimenti italiani, a partire da Pomigliano D’Arco e Mirafiori, le due realtà con una situazione più critica in termini di esaurimento di ammortizzatori sociali”. Interviene così la Segretaria generale della Cisl dalla pagine de “Il Dubbio”sull’annuncio fatto da Sergio Marchionne parlando al salone dell’auto di Detroit.
“Abbiamo fatto passi da giganti in questi anni” – ha detto la leader della Cisl ricordando la situazione in cui versava la Fiat 4 anni fa. “Si producevano meno di 595 mila vetture e l’80% era di fascia bassa. Si bruciavano 32 milioni di ore di cassa integrazione. Ora la situazione è molto cambiata. Basta guardare i dati dell’ultimo anno: la produzione degli stabilimenti italiani del Gruppo Fca si è chiusa con un incremento del 4,2% per il settore auto, segnando per il quarto anno consecutivo una crescita della produzione con circa 32 mila vetture in più e superando ampiamente la soglia del milione di auto. Siamo ben lontani dalla produzione degli stabilimenti italiani del 2013 e lo dimostrano anche i dati degli ammortizzatori sociali passati da circa 32 milioni di ore del 2013 a circa 5,8 milioni nel 2017 (dal 27% della forza lavoro a circa il 5%). Così come positive sono le nuove stabilizzazioni con i contratti a tempo indeterminato che hanno portato il totale degli occupati degli stabilimenti Fca da 65.300 del 2013 a 66.200 del 2017. Ma ora – torna a ribadire Furlan – è indispensabile dare continuità alle scelte dell’azienda ed utilizzare le risorse prodotte per completare gli investimenti e spingere sull’offerta di modelli con motorizzazioni ibride elettriche ed anche sulla guida autonoma. Questa è la nuova sfida cui Fca non può sottrarsi”.

“Fca ora piena occupazione a partire da Pomigliano”. Intervento di Annamaria Furlan, “Il Mattino” – “La Stampa” del 18 gennaio 2018

“Fca, Marchionne rispetti il patto per la piena occupazione” Conquiste del Lavoro 

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