
Al termine dell’incontro la Furlan ha sottolineato che “la riforma del fisco deve guardare prima di tutto alla famiglia, al reddito da lavoro e a quello da pensione che subiscono un fisco troppo pesante. Bisogna rafforzare i redditi medio bassi per far ripartire i consumi considerando che in Italia il 75 per cento delle imprese produce per il mercato interno”. La leader della Cisl ha poi ribadito la posizione del sindacato, rispondendo a quella parte della politica che vedrebbe di buon occhio la soppressione del tetto al contante: “non bisogna abolire gli strumenti di tracciabilità del contante perchè la lotta all’evasione è di terribile attualità nel nostro Paese, non è diminuita a sufficienza anche se qualche segnale, quindi gli strumenti di tracciabilità anche se da soli non bastano, sicuramente sono un deterrente all”evasione fiscale e al riciclaggio.
Tra i punti principali della proposta di legge di iniziativa popolare di riforma fiscale presentata dalla Cisl per la quale sono state raccolte oltre 500mila:
- Bonus da mille euro per tutti i lavoratori anche autonomi, pensionati e incapienti con un reddito fino a 40mila euro annui e che riassorba il “bonus 80 “ euro). Costo stimato 37,8 miliardi di euro. Al netto del bonus 80 euro (che ha un costo di circa 8,9 miliardi euro secondo la dichiarazione redditi 2016), il costo è di 28,9 miliardi;
- Nuovo Assegno Familiare, strumento universale di intervento a favore della famiglia che accorpa detrazioni (per figli e coniuge a carico) e assegno al nucleo familiare; il suo valore sarà più alto per le famiglie numerose e con Isee basso; Costo stimato in ordine a 8 miliardi di euro;
- Recupero dell’evasione fiscale attraverso l’’introduzione sperimentale del contrasto di interessi selettivo (incentivazione a richiedere ricevuta/fattura), prevedendo delle detrazioni per spese sensibili sul piano sociale; tracciabilità di tutti i pagamenti e del contante;
- Revisione complessiva della fiscalità locale; per il terzo anno consecutivo viene prorogato il blocco dell’imposizione locale lasciando fuori dal perimetro la Tari. Il reiterarsi del blocco evidenzia la difficoltà a dare una risposta all’elevata imposizione locale (cresciuta di 18,4 miliardi di euro nel periodo 2007-16) che richiede risposte di sistema;
- Revisione della tassazione immobiliare prevedendo una maggiore progressività sulle abitazioni diverse da quella principale.
Imposta sulle grandi ricchezze con esenzione totale fino 500.000 euro di ricchezza media familiare, esclusione della prima casa di abitazione e dei titoli di Stato. Gettito stimato +7,7 miliardi euro


