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Lavoro. Fumarola a Coffee Break su La7: “In questi tempi così complessi, occorre coraggio nell’azione sindacale ma anche piu’ partecipazione”

Pubblicato il 10 Lug, 2025

“Il nostro XX congresso confederale ha come titolo ‘Il coraggio della partecipazione’. Non lo abbiamo scelto per caso perché pensiamo che in questo tempo, così complesso, ci voglia coraggio nell’azione sindacale ma anche la partecipazione“. Così la segretaria generale della Cisl, ospite della trasmissione ‘Coffee Break’ in onda su La7 sui temi di attualità sindacale ed economica.
“Ciascun soggetto ci deve mettere del suo -prosegue Fumarola- Il cuore del nostro ragionamento sarà un patto per la crescita nel nostro paese, un patto che però ha dei pilastri solidi: salari, produttività, contrattazione, partecipazione che deve essere esigibile. Abbiamo lavorato  tanto per realizzare la Legge 76 sulla partecipazione, c’è bisogno di una contrattazione forte ma anche  e soprattutto un’attenzione straordinaria su salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro; un’attenzione alle fragilità, quindi welfare, non autosufficienza, sanità ed un’attenzione al tema della povertà. Rilanceremo la necessità di un confronto strutturato con il Governo. Dobbiamo mettere insieme le parti riformiste che si danno obiettivi condivisi da perseguire attraverso la concertazione per costruire un patto”, ha dichiarato Fumarola.

Rispondendo poi alla domanda sul dato Istat sull’industria, Fumarola dichiara: “Non ci sorprende, è da un po’ che la produzione industriale cala” osservando che per il settore automotive serve “un piano industriale europea espansivo con un fondo europeo a sostengo, una sorta di recovery, perché le risorse messe a disposizione sono insufficienti. Parlo dei 2,8 miliardi che potrebbero non avere efficacia sia sul piano industriale e anche sulla tutela occupazionale”
“La Cisl ha visto con favore la nomina di Antonio Filosa al vertice del gruppo Stellantis. Attendiamo di essere convocati perché ora bisogna entrare nel merito del piano industriale, che non deve lasciare nessuno indietro – ha affermato – a questo si deve aggiungere un protagonismo del Governo, perché serve una regia per dare risposte compiute in termini di tutela dell’occupazione e della filiera”.
Siamo particolarmente preoccupati, non possiamo permetterci di perdere produzioni, filiere e 115mila posti di lavoro” aggiunge parlando di dazi. “I settori più coinvolti sono automotive, farmaceutica, agroalimentare – ha aggiunto – abbiamo chiesto che ci sia un’azione forte e non isolata da parte dell’Italia. Spetta all’Europa intervenire tutelando produzione e posti di lavoro e guardando a sbocchi commerciali nuovi. È fondamentale non interrompere il rapporto con Trump e gli Usa. Bisogna ragionare insieme, anche con le parti sociali”.
L’aumento della contrattazione in Italia è “solido”, come riconosciuto dall’Ocse. Pertanto, il tema dei salari “va affrontato non con una soglia minima legale, che rischierebbe di appiattire verso il basso quei salari che rientrano all’interno di una contrattazione già praticata”. “Bisogna rinnovare tutti i contratti pubblici e privati – ha aggiunto – attraverso la contrattazione si può aggiungere quel di più che l’inflazione ha eroso. C’è inoltre bisogno di una contrattazione decentrata più forte e di controllare prezzi e tariffe”, ha concluso Fumarola.

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