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Poste. Fumarola al IX Congresso nazionale della Slp Cisl: “Può diventare laboratorio avanzato della sfida della partecipazione”


“Grazie al SLP Cisl per la qualità del lavoro svolto in una fase storica densa di sfide, ma anche di grandi opportunità per le lavoratrici e i lavoratori della più grande azienda pubblica del nostro Paese”. Lo ha detto oggi a Paestum la Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola intervenuta al Congresso nazionale della Slp Cisl Poste.
Oggi SLP CISL è oggi un laboratorio sindacale avanzato, che interpreta la sfida della partecipazione non solo come conquista normativa, ma come paradigma di un nuovo patto tra lavoro, impresa e istituzioni. Un sindacato che in autonomia e senza ideologie mette al centro la persona, i territori, la qualità dei servizi e la funzione sociale del lavoro . Poste Italiane è una infrastruttura strategica del Paese, una rete viva e capillare che collega territori, comunità, cittadini, famiglie e imprese. Con oltre 143mila dipendenti e più di 13mila uffici postali, costituisce un presidio essenziale di prossimità, coesione e inclusione. ll nostro compito oggi è rafforzare questa traiettoria, mettendo al centro la qualità del lavoro, la contrattazione nazionale e decentrata , la partecipazione , la formazione continua e la riqualificazione. Vogliamo difendere l’unità del gruppo e il valore pubblico del servizio universale” – ha aggiunto la leader Cisl. “La partecipazione diventa oggi la sfida più strategica. Lo è per tutto il sistema delle relazioni industriali, e lo è in modo particolare per un’azienda come Poste Italiane, che rappresenta un patrimonio collettivo, alimentato ogni giorno dal lavoro e dalla fiducia dei cittadini. L’approvazione definitiva della nostra proposta di legge sulla partecipazione, segna un punto di svolta storico per il mondo del lavoro e per la democrazia economica in Italia. Poste può e deve diventare un laboratorio avanzato di questa trasformazione, valorizzando le esperienze positive già maturate e costruendo, con il contributo di tutti, modelli concreti di co-gestione e corresponsabilità. È una sfida che riguarda non solo le regole, ma anche la cultura delle relazioni industriali, che si fonda sul rispetto reciproco, sul dialogo costruttivo e sulla centralità della persona” ha concluso Fumarola.

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