CISL
CISL

  1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Dai Territori
  6. /
  7. Dai Territori > Puglia
  8. /
  9. Puglia. Castellucci (Cisl reg.le)...

Puglia. Castellucci (Cisl reg.le) sul Report odierno di Banca d’Italia. Occupazione: servono investimenti e qualità del lavoro per rilanciare lo sviluppo

Pubblicato il 27 Giu, 2025

Il quadro economico delineato dalla Banca d’Italia, seppur non pessimistico, conferma però le nostre preoccupazioni. In Puglia l’occupazione continua a crescere, ma a un ritmo più lento rispetto agli anni passati. È un segnale che impone una svolta urgente. Occorrono investimenti mirati, in particolare nella formazione e nella riqualificazione dei lavoratori, per rafforzare la produttività, oggi penalizzata spesso dalla limitata qualità del lavoro. L’industria appare tra i settori più in difficoltà, ma anche costruzioni e terziario mostrano segnali di rallentamento. A questo si aggiunge l’elevato numero di inattivi, con un tasso di partecipazione al mercato del lavoro regionale ancora troppo basso, soprattutto tra giovani e donne. È necessario intervenire con politiche attive maggiormente efficaci e strategie inclusive che incentivino l’accesso e la permanenza nel mondo del lavoro. La CISL Puglia rinnova l’appello a costruire un patto di responsabilità sul lavoro per l’occupazione di qualità, che coinvolga istituzioni, università, parti sociali e tutto il sistema produttivo. Solo un’azione condivisa potrà generare occupazione stabile, attenta alla salute e sicurezza dei lavoratori, capace di accompagnare le transizioni in atto e di rafforzare la coesione sociale nel territorio pugliese. Continueremo a promuovere un sindacato del fare, basato sull’ascolto, sul dialogo e sulla partecipazione, fondato sulla contrattazione e sulla centralità della persona. Solo attraverso una partecipazione responsabile è possibile costruire un modello di sviluppo sostenibile, che valorizzi il lavoro di qualità. In questo percorso, il ruolo delle imprese resta fondamentale: è necessario che ci sia piena collaborazione con istituzioni e sindacato per utilizzare al meglio le risorse disponibili e creare occupazione qualificata; dove la legge sulla partecipazione, approvata recentemente, può davvero risultare decisiva. Pensiamo inoltre che le politiche attive del lavoro risentano ancora dell’assenza di un tavolo regionale di confronto permanente sullo sviluppo, la cui istituzione sollecitiamo da tempo.
La sfida principale è quella delle competenze. Le imprese, basta guardare i dati del sistema informativo Excelsior, non mancano di occasioni, ma faticano a reperire professionalità adeguate. Per questo serve fare di più, occorre un investimento strutturale e più incisivo nella formazione e nelle competenze ad alta specializzazione, capace di valorizzare le vocazioni dei territori e rispondere in modo efficace alle esigenze del mercato del lavoro.

Condividi