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Puglia. La Fortuna (Fai Cisl): “Contrasto al caporalato. Bene il protocollo con Regione Puglia ma necessaria maggiore attenzione”

Pubblicato il 9 Lug, 2025

”Bene il Protocollo d’intesa di contrasto al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, ma è necessaria maggiore attenzione verso gli  specifici bisogni dei braccianti immigrati oltre a recuperare il lavoro svolto negli anni dalle Sezioni Agricole, istituite presso le Inps Territoriali, che vanno potenziate e rese maggiormente operative”. Lo ha dichiarato, al termine della sottoscrizione del Protocollo presso l’Assessorato Regionale all’Agricoltura, il Segretario Generale della FAI CISL PUGLIA Antonio La Fortuna, sottolineando la positività dell’intesa che vede impegnati insieme Regione Puglia (Assessorati all’Agricoltura, alle Politiche per il Lavoro, Arpal), Ispettorato del Lavoro, Inps, Inail e Sindacati. “La collaborazione tra le varie banche dati – ha proseguito – consentirà un’azione di contrasto e di repressione ma anche di prevenzione su un tema così importante per la Puglia. Non si tratta solo di intensificare l’azione di controllo, di ispezione, di monitoraggio e di raccolta dati. Si tratta invece di creare le condizioni perché questo fenomeno sia finalmente superato;  questo è possibile se prestiamo innanzi tutto la dovuta attenzione alla specificità delle tematiche degli immigrati debellando la vergogna dei ghetti. Ci impegniamo anche ad un maggiore protagonismo di tutti i soggetti interessati a queste problematiche, che sono di fatto firmatari del protocollo, interessando anche gli Enti Bilaterali Agricoli Territoriali che possono sicuramente avere un ruolo determinante. Ciò è possibile proprio a partire dall’esperienza delle Sezioni Agricole presso le Inps Territoriali che hanno ereditato il lavoro delle vecchie Strutture analoghe Statali, ma che non si è riusciti a far funzionare adeguatamente. Oggi possiamo e dobbiamo fare di più partendo dalle strutture già esistenti impegnandoci in prima persona per combattere definitivamente la vergogna del caporalato e dello sfruttamento del Lavoro in agricoltura.”

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