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Veneto. Cisl: Caso Miteni. Per Cisl una sentenza storica che pone al centro il rispetto e la tutela dei diritti dei lavoratori

Pubblicato il 27 Giu, 2025

Grande soddisfazione da parte di tutto il sistema regionale cislino, che ha visto fin da subito Cisl Veneto, Cisl Vicenza e Femca Cisl Vicenza costituirsi parte civile nel processo, a fianco di decine di ex dipendenti e della comunità colpita dallo scandalo Pfas. 

«Si tratta di una sentenza storica, che mette un macigno nella giurisprudenza italiana sul fronte della tutela dei lavoratori, delle comunità e dei territori – dichiara il segretario generale regionale di Cisl Veneto Massimiliano Paglini, all’indomani dell’emissione della sentenza –. Da sempre sosteniamo che le imprese possono agire nel bene e nel male la propria responsabilità sociale, e che sono ontologicamente soggetti delle comunità dove operano. La sentenza Pfas definisce questo. Il danno non è solo a carico dei lavoratori ma di tutti i cittadini che vivono sul territorio». «Ancora una volta ribadiamo come la partecipazione alla gestione delle imprese sancisca un diritto assoluto: quello di ripensare il modello di sviluppo in una direzione di sostenibilità ambientale, sociale ed economica».

«Esprimiamo soddisfazione per una sentenza che riconosce come inviolabili i diritti basilari dei lavoratori e in generale di un’intera comunità in materiale di diritto alla salute – commenta da parte sua Raffaele Consiglio, segretario generale provinciale di Cisl Vicenza –. Questa è una conclusione esemplare per una vicenda drammatica che ha segnato profondamente il nostro territorio e la nostra comunità. Fin dall’inizio come Cisl ci siamo costituiti parte civile, proprio per dare come sindacato un segnale concreto di attenzione all’evolversi del percorso processuale. Ora attendiamo di conoscere le motivazioni della sentenza, che siamo convinti farà scuola a livello nazionale e anche europeo. Senza nulla togliere alla drammaticità di quanto accaduto, va altresì riconosciuta la serietà con cui la vicenda è stata presa in carico dal nostro sistema giudiziario, che ha riconosciuto la necessità imprescindibile di uno sviluppo economico sostenibile per le persone e per il territorio».

«La sentenza sul caso Miteni rappresenta un primo, importante passo verso la verità e la giustizia – aggiunge ancora Alberto Selmo, segretario generale provinciale di Femca Cisl Vicenza –. È stato finalmente riconosciuto quanto i lavoratori, le loro famiglie e il territorio intero hanno subito per anni: inquinamento, malattia, insicurezza e silenzio. Come sindacato non potevamo restare spettatori. Siamo stati presenti in aula, udienza dopo udienza, per rappresentare chi ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze di una gestione industriale irresponsabile e abbiamo contribuito con tenacia a mantenere viva l’attenzione sulla vicenda, anche quando su Miteni calava il silenzio. Oggi la giustizia ha parlato, e ha detto chiaramente che la salute non è una variabile sacrificabile sull’altare del profitto». «Non ci accontentiamo di una condanna penale: serve un piano straordinario di bonifica, risarcimento e monitoraggio sanitario permanente. Servono certezze per le famiglie e investimenti per il risanamento del territorio».

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