CISL
CISL

  1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Dai Territori
  6. /
  7. Dai Territori > Veneto
  8. /
  9. Veneto. Stress lavoro correlato:...

Veneto. Stress lavoro correlato: un problema del futuro?Convegno di CGIL Belluno, CISL Belluno Treviso, UIL Veneto Belluno Lunedì 20 ottobre a Sedico

Pubblicato il 19 Ott, 2025

Depressione, ansia, disturbi del sonno, burnout. Sono alcuni fra i più comuni effetti dello stress lavoro correlato, la misurazione del malessere organizzativo nelle aziende, derivante dalle condizioni di lavoro, dalle modalità con cui si opera, dallo stato delle relazioni con i superiori o con l’azienda stessa, dagli orari e dalle turnazioni, addirittura dal rapporto con i colleghi o con i clienti o fornitori e che può provocare diversi problemi di salute, influire sull’efficienza e sulla produttività. Il tema sarà al centro di un convegno promosso da Cgil, Cisl e Uil di Belluno – nell’ambito della “Settimana della Sicurezza Europea” – che si svolgerà lunedì 20 ottobre alle 14.30 nella sala conferenze del polo culturale della biblioteca di Sedico (via De Gasperi, 20). Sarà l’occasione per mettere a fuoco un problema spesso trascurato o valutato con insufficienza, senza attenzione specifica, e soprattutto non indagando sugli effetti che una serie di cambiamenti hanno provocato all’interno dei reparti, nel rapporto tra le persone e il lavoro stesso, con i colleghi e l’intero sistema. Una questione che da tempo è al centro della riflessione delle Organizzazioni Sindacali bellunesi, che, in collaborazione con l’Università di Verona – Dipartimento delle Scienze Umane, hanno analizzato le condizioni di stress nei settori di lavoro del commercio e delle pulizie in provincia di Belluno, comparti ad alta percentuale di maestranze femminili e che sono stati attraversati da due profonde trasformazioni negli ultimi 10 anni: la liberalizzazione degli orari di lavoro, con aperture al pubblico in ogni giorno dell’anno e con orari sempre più prolungati; gli effetti della pandemia, che ha portato a rivoluzionare la gestione di supermercati e uffici, intensificando il livello delle prestazioni, delle flessibilità e i carichi di lavoro.  “Abbiamo la percezione che la tenuta psicofisica delle persone abbia raggiunto un livello di forte criticità – sottolineano Alberto Chiesura, segretario generale della Filcams Cgil di Belluno, Francesco Orrù, segretario generale della Cisl Belluno Treviso e Sonia Bridda, coordinatrice Uil Veneto Belluno -, lo riscontriamo nell’aumento delle dimissioni volontarie, in particolare tra le donne, che spesso lasciano il lavoro anche senza una prospettiva immediata, perché non riescono più a sostenere la pressione e lo stress generati dall’ambiente lavorativo. È un segnale allarmante, che evidenzia quanto il disagio sul lavoro stia diventando un fenomeno strutturale che esige risposte urgenti da parte delle imprese e delle istituzioni”. I rappresentanti sindacali ricordano che in Italia, a seguito delle direttive europee e dal decreto 81/2015 (la legge sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro), c’è l’obbligo per i datori di lavoro di valutare i rischi derivanti da stress lavoro correlato e di predisporre le azioni correttive per tutelare la salute psicofisica dei propri dipendenti. “Quando si parla di salute e sicurezza sul lavoro – spiegano i rappresentanti sindacali –non si deve pensare solo alla prevenzione degli infortuni o delle morti sul lavoro, che restano una piaga drammatica del sistema produttivo, ma anche alla tutela complessiva della salute psicofisica dei lavoratori. L’attenzione e l’azione di Cgil, Cisl e Uil sono rivolte a entrambe queste dimensioni della sicurezza: quella fisica e quella mentale. Sempre più spesso, infatti, il malessere organizzativo e lo stress lavoro correlato vengono sottovalutati, pur rappresentando un rischio concreto per la salute e il benessere delle persone nei luoghi di lavoro”. Il report sullo stress lavoro correlato nel settore dei servizi bellunesi ha coinvolto più di mille addetti della grande distribuzione e del commercio e oltre trecento del settore delle pulizie. I risultati della ricerca saranno presentati dalle dottoresse Margherita Brondino e Camilla Marossi nel corso del convegno, aprendo un confronto tra le parti sociali – Confcommercio e Cgil, Cisl e Uil – e le parti istituzionali – Inail, dipartimento di prevenzione della Ulss – per ricercare lesoluzioni, sia nelle gestione delle fasi lavorative, sia nel sostegno interno alla società, affinchè lo stress lavoro correlato sia maggiormente valutato e soprattutto non diventi un problema del futuro nei luoghi di lavoro. Al convegno interverranno Sonia Bridda, coordinatrice Uil Veneto-Belluno, Gianfranco Albertin, direttore dello Spisal della Ulss 1 Belluno, Emanuela De Zanna, direttrice della Cooperativa di Cortina. La presentazione della ricerca sarà seguita da una tavola rotonda moderata dalla giornalista Paola Dall’Anese e alla quale interverranno Luca Bertuola di Confcommercio Veneto, Martina Bortoletto dello Spisal della Ulss 6 Padova, Gabriele Scarpa, direttore dell’Inail di Belluno e Treviso, Francesco Orrù, segretario generale Cisl Belluno Treviso, Silvana Fanelli, segretaria della Cgil Veneto e Margherita Brondino dell’Università di Verona. 
IL CONVEGNO SARÀ PRECEDUTO DA UNA CONFERENZA STAMPA LUNEDÌ 20 OTTOBRE ALLE 13.45NELLA SALA CONFERENZE DEL POLO CULTURALE DELLA BIBLIOTECA DI SEDICO (via De Gasperi, 20)IN CUI SARANNO ANTICIPATI I RISULTATI DELLA RICERCA CHE HA COINVOLTO PIÙ DI 1.300 LAVORATORI E LAVORATRICI DEL COMMERCIO E DELLE PULIZIE