Gualtieri: “Abbiamo l’opportunità unica di mettere in campo investimenti. Come propone la Cisl, con la concertazione occorre mettere al centro il lavoro e la questione salariale”

Pubblicato il 26 Mag, 2022

“Esprimo un ringraziamento non rituale alla Cisl per l’invito che mi avete rivolto a partecipare al vostro XIX Congresso confederale. Sono davvero lieto di essere qui per rinnovare alle delegate e delegati il benvenuto della città di Roma, già espressovi dalla vicesindaca Scozzese. Sono davvero contento di essere qui perché anche nella mia precedente occupazione ho avuto modo di apprezzare la collaborazione fondamentale in passaggi drammatici della vita del paese che è stata decisiva”. Apre così il suo intervento al XIX Congresso della Cisl, Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma.

“Ricordo molto bene le riunioni impegnative durante il momento più acuto della pandemi,a in cui la capacità di dialogo e concertazione con il sindacato, con le forze del lavoro e con le imprese, contribuì -in modo di cui forse non c’è nemmeno la piena consapevolezza- a consentirci di reggere l’urto di una pandemia che avrebbe rischiato di travolgerci.

Quell’intesa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, su come gestire il lockdown, fu decisiva anche nella nostra capacità rispetto all’Europa di mostrare il volto di un paese coeso che seppe chiedere e ottenere un cambio di indirizzo delle politiche europee, che fu alla base poi della capacità che avemmo di realizzare politiche espansive, anticicliche, di fare appunto alcune cose che sono anche indicate nel documento ricco e approfondito che è alla base di questo congresso. Di politiche pubbliche attente alla tenuta e al rilancio del modello sociale europeo, basate sul forte impegno a valorizzare i fattori produttivi e a mettere al centro la dignità, il peso e il ruolo del lavoro.

Questa posizione, che ci ha consentito di reggere come Paese una sfida drammatica, a maggior ragione adesso deve essere al centro della stagione del rilancio degli investimenti da una parte ma anche della sfida in un contesto internazionale segnato dalla drammatica e inaccettabile aggressione russa all’Ucraina, con tutte le implicazioni che conosciamo molto bene sulle filiere produttive, sui prezzi, sul potere di acquisto dei salari e delle pensioni.

Quindi in una stagione come questa, dove in modo così forte si intrecciano opportunità senza precedenti, perché noi, anche con il cambio delle politiche europee a cui voi avete concorso, abbiamo davvero l’opportunità di mettere in campo una stagione di investimenti pubblici e privati senza precedenti per portare il paese sulla frontiera dell’innovazione, della sostenibilità ambientale, della riduzione delle fratture sociali e territoriali.

Abbiamo un’opportunità unica ma dall’altra parte il nostro tessuto sociale, produttivo, territoriale è sottoposto a forti tensioni a forti spinte. Quindi se non si mette al centro, come voi giustamente dite, la centralità del lavoro e anche l’attenzione alla questione salariale del potere di acquisto della famiglie, dei lavoratori, dei pensionati, nel quadro di una politica di concertazione che punti allo sviluppo delle forze produttive alla creazione di lavoro di impresa, di investimenti, di innovazione, quindi una politica non solo di difensiva ma che guarda avanti  e mette in campo tutte le forze sane, dell’impresa del lavoro associate ai corpi intermedi dentro una strategia comune e condivisa, rischiamo anche di dissipare quanto siamo riusciti a realizzare insieme e quanto molto positivamente il governo Draghi sta facendo in questi mesi così impegnativi di lavoro.

E’ dunque giusto guardare anche ad altre stagioni, so che lo ha fatto anche il Presidente del Consiglio questa mattina, in cui la politica di concertazione ha saputo salvare l’Italia e metterla sulla barra europea dello sviluppo.

Noi dobbiamo farlo oggi. Dobbiamo farlo con la consapevolezza che la prosecuzione delle politiche espansive, di sviluppo, di investimento, di solidarietà dell’Europa, oltre il ReGenerationEu, dipende anche dalla credibilità e dalla nostra capacità di fare e di mettere a terra gli investimenti che ci siamo conquistati. Da questo punto di vista vorrei davvero ringraziare la Cisl, i suoi esponenti, i suoi dirigenti, i suoi lavoratori per lo spirito di grande collaborazione e impegno nella battaglia di fare di Roma non più il problema di questo paese ma invece una città che, ripartendo, aiuta anche l’Italia a ripartire.

Lo stiamo facendo con un assunto di base che, credo, condividiamo e che abbiamo voluto mettere al centro: che non è vero che la condizione per farlo è quello di rinunciare al dialogo e alla valorizzazione di chi lavora per l’amministrazione e per le sue aziende e che al tempo stesso la scommessa è stata che, proprio sulla base di questa condivisione delle scelte questo dialogo è un dialogo che può portare non alla stasi ma al cambiamento. Non  guardare indietro ma avanti, anche compiendo scelte necessarie e coraggiose.

Permettetemi anche di esprimere ringraziamento per il sostegno alle nostre scelte importanti e necessarie di mettere mano finalmente al fatto che Roma è una città che non ha impianti per l’economia circolare, e che spende soldi e inquina per mandare i suoi rifiuti in giro per l’Italia e per l’Europa. Noi invece vogliamo farne una risorsa e produrre energia pulita dai rifiuti e  poter investire di più sulla qualità della pulizia delle strade e anche e anche sulla qualità del lavoro di chi concorre a rendere la città più pulita.

Faccio solo questo esempio ma ce ne sono tanti, perché stiamo lavorando insieme nella cornice di un Patto per il lavoro e lo sviluppo, un Patto che per noi non è prendere o lasciare. Definiamo insieme la cornice strategica sulle filiere produttive, sulle scelte amministrative fondamentali, sulla capacità anche di valorizzare il contributo di chi lavora e anche di affrontare temi importanti che hanno visto troppo spesso in questa città situazioni di compressione dei diritti del lavoro, di scarsa attenzione alla sicurezza, di massimi ribassi, di subappalti senza garanzie, affrontando con serietà la questione della dignità del lavoro nel quadro di una strategia di sviluppo e di innovazione che deve vedere tutte le forze di questa città andare nella stessa direzione, che è quella poi della linea degli investimenti del PNRR, della sfida del Giubileo, della prospettiva dell’Expo. Che è quella di una città più vicina ai cittadini e nello stesso tempo capace di recuperare un orizzonte internazionale e un ruolo nazionale ed europeo e globale.

Penso che con lo spirito che stiamo insieme dimostrando in questi primi mesi di lavoro, difficile, complesso, in cui ci sono tante questioni ma in cui credo, poi nel dialogo ciascuno mostra la capacità di ascoltare e di fare un passo vanti. Penso al lavoro impegnativo che stiamo facendo sul tema dei multiservizi su cui il dialogo per me è estremamente importante. Stiamo tutti insieme cercando di guardare avanti e di compiere scelte importanti. Penso che potremo come Capitale dare un grande contributo alla sfida più generale del rilancio del Paese e affermare una nuova stagione di concertazione e di governo partecipato dello sviluppo che metta l’Italia nella condizione di affrontare i suoi problemi storici e di esprimere fino in fondo le sue straordinarie potenzialità.

Grazie davvero e buon congresso

Cronache dal congresso

a cura di CISL TV

Immagini dal congresso

28 Maggio

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Le immagini del quarto giorno (fai click sulla foto per ingrandire)

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