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Contratti. Furlan: “Creare un nuovo paese che trovi nel lavoro e nella contrattazione la sua centralità”

Pubblicato il 12 Lug, 2016

http://www.youtube.com/watch?v=OBhPQ1ZsmKwRoma, 12 luglio 2016. “Si può creare un nuovo paese che ritrovi nel lavoro la sua centralità, il lavoro non è solo un fattore di costo tra i tanti, il lavoro sono le persone, donne e uomini che portano il loro contributo nelle aziende”. Lo ha detto a Roma la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, aprendo l’attivo unitario delle delegate e dei delegati di Cgil, Cisl e Uil dal titolo “Rinnovare i contratti. Rilanciare la contrattazione. Per una crescita fondata sulla valorizzazione del lavoro”. “Pensiamo che la contrattazione non prevede solo il giusto compenso ma che dia dignità e sviluppo alle aziende in cui lavorano uomini e donne”, prosegue Furlan. “Giorni fa abbiamo incontrato i nuovi vertici di Confindustria: nei toni e negli obiettivi possiamo intravedere una possibilità di dialogo, stiamo riscrivendo il sistema delle relazioni industriale” – ha continuato la Segretaria generale Cisl – “Dobbiamo ora andare avanti verso una conclusione positiva dei contratti aperti e dei tavoli”. “Il blocco dei contratti influisce negativamente sul Pil del paese, sulla crescita, sulla dignità del lavoro” – ha aggiunto Furlan – Inoltre “Siamo preoccupati per la scarsa attenzione che il governo dà al ruolo della Pubblica Amministrazione. Quello della Pa dovrebbe essere il tema priorità del governo perché parliamo di un’ampia platea di lavoratori, sono quelli che offrono i servizi al paese. E’ un elemento di rilancio del paese, il governo si impegni su obiettivi e indirizzi, su investimenti maggiori, sulla partecipazione dei lavoratori. Per la Segretaria generale della Cisl si deve far diventare “ la contrattazione in questo settore produttivo, la modalità in cui si definiscono obiettivi condivisi. La Segretaria Annamaria Furlan ha parlato anche di scuola: “L’ultima riforma ha mortificato la contrattazione, bisogna riconoscere diritto ai precari della scuola. Precari, ma che lavorano tutto l’anno. Per le retribuzioni, per la scuola é ineludibile il fattore anzianità, ultimo fattore di tutela, in attesa che insieme si definisca un ammodernamento solido del sistema”. In generale per i sindacati occorre ora “riqualificare il lavoro, i risultati, la premialità che non può essere fuori dalla contrattazione – ha aggiunto Furlan – Nella prossima legge di stabilità ci dovranno essere risorse congrue, da sette anni ci sono lavoratori che vedono il loro stipendio bloccato,servono regole nuove, nella Pa servono più risorse da investire e recuperare. Il contratto nazionale è un elemento fondamentale e deve restare la fonte primaria delle regolazioni del lavoro. Noi attraverso la contrattazione vogliamo definire i minimi retributivi, come abbiamo fatto fin’ora, il contratto nazionale serve, in un paese caratterizzato da piccole e medie imprese, – ha concluso la Segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, – e’ uno strumento di equità sociale, serve a promuovere la formazione, a garantire diritti e tutele salariali dei lavoratori, a far funzionare il mondo del lavoro, a far funzionare il paese attraverso la regolazione del rapporto tra imprese e lavoratori. La contrattazione e’ incontro, Attraverso di essa abbiamo gestito in questi anni migliaia di situazioni di crisi. La ripresa economica e’ ancora troppo, troppo debole. La politica parla di sviluppo e crescita ma senza la contrattazione non si va da nessuna parte e la contrattazione rende le nostre imprese più competitive ed è il primo presupposto su cui costruire la crescita e l’occupazione. Meno contrattazione vuol dire meno democrazia. Anche per questo e’ importante chiudere presto e bene i contratti”.  

E in tema di rinnovi proprio nella giornata in cui Cgil Cisl e Uil hanno posto l’accento sul ruolo centrale della contrattazione per la crescita del paese, nella tarda serata è stata siglata l’intesa sull’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale del Terziario con le aziende aderenti a Confesercenti che riguarda 400mila dipendenti. “Una buona notizia per un rinnovo atteso da oltre due anni che restituisce ai lavoratori il giusto riconoscimento salariale ed estende diritti e tutele importanti per le lavoratrici ed i lavoratori in linea con le intese già raggiunte nel comparto”. ha commentato la Segretaria generale della Cisl – considerando l’accordo sottoscritto “un fatto positivo e di buon auspicio per accelerare gli altri rinnovi contrattuali del comparto del terziario distribuzione e servizi, dove rimangono da siglare i contratti per i 500mila addetti della grande distribuzione organizzata e della distribuzione cooperativa”.

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