Roma, 26 maggio 2015 – “Nella vicenda Lamborghini il sindacato ha dimostrato complessivamente una forte maturità nell’affrontare il tema dell’attrattività dell’investimento in un contesto di competizione, con un sito slovacco, ciò che purtroppo non sempre si è potuto riscontrare in altri accordi”. E’ quanto sottolinea Il Segretario nazionale Fim Cisl, Ferdinando Uliano in una nota che così prosegue:
“L’azienda ha posto la necessità di aumentare la produttività eliminando una maggiorazione sui tempi del 9,17% per rendere il sito bolognese competitivo rispetto a quello slovacco. L’accordo sindacale ha saputo trovare il giusto equilibrio, tagliando la maggiorazione sui tempi in tutte le aree aziendali, con un recupero produttivo complessivo molto rilevante pari a 44 minuti su un giornaliero e 38 minuti su un turnista, ma subordinandolo allíarrivo del Suv Urus e al coinvolgimento delle rappresentanze sindacali.
Abbiamo anche affrontato, il problema delle circa 300 persone, in parte con contratti a somministrazione e in parte non più in azienda ma che hanno prestato un rapporto di lavoro a tempo in Lamborghini. Líaccordo prevede che questi lavoratori saranno i primi beneficiari dellíimpatto occupazionale che porteranno le nuove produzioni. Nello stesso tempo abbiamo modificato la normativa precedente sul meccanismo di priorità, rendendo più flessibile la gestione dei contratti di somministrazione.
Questi sono stati gli elementi centrali nella trattativa sul rinnovo del contratto che aveva al centro il tema dellíinvestimento nello stabilimento bolognese, líipotesi di accordo che è sottoposta in questi giorni alla valutazione dei lavoratori rappresenta uníequilibrata mediazione contrattuale che le organizzazioni sindacali e la direzione aziendale hanno saputo individuare. Ci aspettiamo che analoga responsabilità venga esercitata, nei prossimi giorni dalle istituzioni nellíaccompagnare il processo di sviluppo di questo importante investimento”.
Ufficio Stampa Fim Cisl