Roma, 29 luglio 2016 – Dal 31 luglio 2016 i lavoratori in attività di Blutec presso l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese saliranno a quota 90. Questo dato è certamente positivo e lascia bene sperare sullo sviluppo occupazione che si sta completando in rispetto alla tempistica definita nei precedenti incontri. Mentre è negativo il fatto che a seguito dei mancati rinnovi delle cariche di Invitalia, Blutec non può ricevere materialmente il finanziamento necessario per lanciare gli ordini di acquisto dei macchinari e dare corso al conseguente inserimento degli ulteriori 160 lavoratori entro il 31 dicembre 2016. La vicenda di Termini Imerese in questo senso è emblematica delle difficoltà di fare impresa nel nostro Paese. Oggi assistiamo alle difficoltà dell’ente erogatore Invitalia del finanziamento del piano di reindustrializzazione che, dopo aver adempiuto a tutto l’iter di approvazione, non appone l’ultima firma, quella del suo Amministratore Delegato. Siamo infatti alla terza convocazione dell’Assemblea dei Soci di Invitalia senza alcun esito positivo nel rinnovo delle cariche, il prossimo incontro è stato fissato il 4 agosto. Invitiamo il Presidente del Consiglio Renzi ad intervenire per evitare che il balletto delle cariche del cda di Invitalia metta in pericolo il processo di industrializzazione in corso a Termini imerese e con esso l’intero piano di salvataggio e rilancio. E’ chiaro che questa situazione, assurda, sicuramente porterà ritardi nel processo di inserimento dei lavoratori che potrebbero vedere lo slittamento di alcuni mesi dei 100 lavoratori collegati alla componentistica del lighting. Nella giornata di oggi si è ricevuto l’autorizzazione dal Ministero del Lavoro alla copertura della CIGS fino al 30 settembre 2016. Nell’incontro abbiamo condiviso che la fase due del progetto di industrializzazione verrà presentata in sede ministeriale entro il 30 settembre. Da parte nostra vigileremo che si concretizzi in tempi brevi l’iter di rinnovo del CDA di Invitalia e la conseguente emanazione del finanziamento necessario per l’acquisto dei macchinari. Ufficio Stampa Fim Cisl