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Puglia. Priorità sviluppo e occupazione del territorio. L’agenda delle priorità della Cisl Taranto Brindisi

Brindisi, 26 settembre 2017. Si sono svolti i lavori del primo Consiglio Generale della Cisl Taranto Brindisi dopo il Congresso territoriale del marzo scorso. Diversi gli interventi alla presenza della Segretaria generale della Cisl Puglia, Daniela Fumarola e del Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini. Ha aperto i lavori il Segretario generale Cisl Taranto Brindisi, Antonio Castellucci che ha sottolineato come “permangono le persistenti criticità del nostro Mezzogiorno e la forte disuguaglianza con il Centro-Nord. L’Italia è un Paese a due velocità, con dati che ripropongono, ancora una volta, lo schema della prevalente incapacità delle Istituzioni periferiche come Regioni, Province, Enti Locali, nel programmare e spendere le risorse finanziarie a disposizione”. Per Castellucci, “chi parla di uscita dalla crisi economica non vede una enorme precarietà del lavoro e l’aumento delle tante diseguaglianze sociali, soprattutto nei nostri territori. Dalla crisi si esce solo con un maggiore confronto e dialogo sociale responsabile e costruttivo. Sul territorio, la Cisl di Taranto Brindisi punta “ad una contrattazione sociale pragmatica, moderna e per dare corpo e senso al nostro comune impegno quotidiano di rappresentanza e di tutela, incontrando fisicamente le nostre prime linee, le nostre Rsu, i nostri delegati, insomma, le nostre persone che quotidianamente ci mettono la faccia”; intende rilanciare “il welfare come strumento non solo redistributivo ma anche di inclusione sociale fondato sui servizi, in grado di dare garanzia sui livelli essenziali di assistenza (Lea), in tutto il territorio, implementando la diffusione della medicina sul territorio con particolare riguardo alla prevenzione e alla riabilitazione”. “Il territorio – ha aggiunto Castellucci – è centrale all’azione quotidiana della Cisl, è centrale all’azione della contrattazione aziendale, così come è centrale la formazione in modo da poter leggere non più solo esigenze e bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie e quindi come rappresentare le loro esigenze, ma servirà anche a comprendere le esigenze delle aziende che qui insistono e generano insieme ai lavoratori lo sviluppo del territorio”. Nel suo intervento, Daniela Fumarola ha sottolineato come, grazie alla Cisl, “è stato possibile riaprire i tavoli di confronto per i rinnovi dei contratti nazionali di lavoro. L’accordo con il Governo, sottoscritto il 30 novembre scorso, infatti, ha aperto la strada al ripristino della contrattazione nel Pubblico Impiego dopo circa dieci lunghi anni. A livello regionale noi non diciamo no a tutto a prescindere; si pensi alla Tap, rispetto alla quale ci affidiamo alla scienza e d’altro canto i processi più volte sbandierati dalla Regione, relativi alla de-carbonizzazione dei processi industriali, non avrebbero senso, in assenza di alternative energetiche. La Regione, in tutti i casi, continua a negarsi al confronto con i sindacati su tutte le partite vertenziali, altro che legge sulla regionale partecipazione che essa intende varare. Emblematica la questione del Piano di riordino ospedaliero, che nonostante lo specifico accordo sottoscritto con il sindacato a dicembre scorso, viene ignorato dal Presidente Emiliano e, così, si continuano a penalizzare con tagli di strutture e di servizi i territori di Taranto e di Brindisi”. Dal canto suo, infine, Angelo Colombini ha affermato che bisogna“considerare lo sviluppo del territorio come una filiera che sappia mettere insieme industria, turismo, agricoltura, servizi e sostenibilità ambientale. Investire sulla qualità del prodotto ridistribuendo la ricchezza anche in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La nostra autonomia deve consentirci di parlare con tutti, anche se taluni preferirebbero ascoltare solo altri e non noi, come nel caso del Presidente della Regione Puglia”.

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