La ripresa delle attività produttive dopo la pausa estiva si presenta difficoltosa e
densa di preoccupazioni. Gli aumenti vertiginosi dei prezzi del gas e dell’energia elettrica,
sommati a quelli delle materie prime, stanno impattando in maniera drammatica sulle
aziende che, nel migliore dei casi, ricorreranno ad un uso massiccio degli ammortizzatori
sociali. Contestualmente, altre aziende storiche stanno riflettendo sull’opportunità di
chiudere battenti, con conseguenze occupazionali devastanti su centinaia di lavoratori.
Per la Fim Cisl è necessario un intervento urgente sia a livello nazionale che
territoriale. Non possiamo attendere, inermi, l’esito del voto, rimandando ogni intervento
al nuovo Governo – di qualunque colore esso sia – e sperando nel miracolo del giorno
successivo.
Come già evidenziato dal segretario nazionale generale della Fim Cisl Roberto
Benaglia è arrivato il momento che i partiti escano da una campagna elettorale di slogan
attraenti e facciano quadrato attorno a questa grave emergenza per le imprese e per i
lavoratori. Non fare nulla ora, significa far pagare ai lavoratori già in difficoltà le criticità
delle imprese.
«Tutto ciò come sindacato non lo accettiamo. A livello territoriale riteniamo
necessario un confronto serio tra grandi e piccole aziende, parti sociali e istituzioni –
incalza il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi, Michele Tamburrano – per
verificare la situazione. Siamo molto preoccupati sulla tenuta specie delle piccole aziende,
maggiormente esposte alle difficoltà; temiamo che non riescano a reggere tale difficile
situazione. In tal senso – aggiunge – il ritardo dei pagamenti degli stipendi, da parte di
alcune di queste, rappresentano un primo segnale da non sottovalutare. Oltre a dover
onorare la corresponsione regolare delle retribuzioni sono costrette a rispettare, a prezzi
invariati, i contratti sottoscritti con le grandi committenti in periodi di minore difficoltà,
quando le materie prime costavano circa il 30/40% in meno».
«Chiediamo ai Prefetti di Taranto e di Brindisi, unitamente alle delegazioni di
Confindustria, di farsi promotori di un tavolo di confronto permanente sui rispettivi
territori per monitorare la situazione costantemente e dare la possibilità alle aziende di
manifestare e motivare eventuali stati di sofferenza economica. Tutto ciò si rende
necessario e urgente, in quanto il grave momento di crisi economica sembra destinato a
durare a lungo e per questo necessita di un equilibrata gestione per scongiurare il peggio.
La Fim Cisl – conclude Tamburrano – è pronta ad offrire il proprio contributo in termini di
idee e disponibilità al confronto consapevole che la strada è tutta in salita».