E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 19 luglio 2024, n. 168, la Legge 4 luglio 2024, n. 104 recante “Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore”, che rappresenta un provvedimento stralcio del pacchetto di disposizioni in materia di lavoro varato dal Governo lo scorso anno.
La legge, che entrerà in vigore il prossimo 3 agosto 2024, introduce novità per le politiche sociali e per l’inclusione dei minori in condizioni di fragilità, nonché una diversa regolamentazione degli Enti del Terzo Settore.
Le novità introdotte dalla legge in merito alle politiche sociali riguardano:
· Estensione della deroga ai vincoli di contenimento della spesa del personale per le assunzioni di assistenti sociali, prevista solo per i singoli Comuni, alle forme associative comunali a valere sulle risorse del Fondo per la lotta alla povertà (Art. 1);
· Istituzione del Tavolo nazionale presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di inclusione sociale dei minori fuori famiglia, dei minori affidati e in carico ai servizi sociali territoriali e dei neomaggiorenni in prosieguo amministrativo con compiti di monitoraggio ed analisi degli interventi di integrazione (Art.2) ;
· Istituzione del 9 aprile della Giornata nazionale dell’ascolto dei minori, in occasione della quale le istituzioni pubbliche possono organizzare iniziative nelle scuole e campagne pubblicitarie per sensibilizzare sul tema (Art.3).
Gli interventi relativi al Terzo Settore prevedono:
· Modifiche finalizzate a semplificare il Codice degli Enti del Terzo Settore di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 in diversi ambiti tra cui i più significativi sono (Art.3):
– l’aumento del limite entro cui gli enti non commerciali possono redigere il rendiconto per cassa invece del bilancio di competenza,
– l’indicazione in via aggregata di entrate e uscite del rendiconto di cassa, nel caso di enti con ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate non superiori a 60 mila euro,
– la possibilità di prevedere interventi degli associati in Assemblea “da remoto”,
– l’incremento degli importi entro cui non è obbligatorio il ricorso agli organi di revisione dei conti e di controllo,
– l’aumento da 5 a 20 punti percentuali del rapporto massimo tra il numero dei lavoratori impiegati nell’attività ed il numero degli associati,
– il mantenimento dell’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore per le reti associative se solo per un anno viene meno il limite minimo di associati previsti per legge e l’iscrizione al Registro delle associazioni fra militari in congedo che svolgano attività di interesse generale,
– l’ampliamento delle fattispecie per le quali la perdita della qualifica di ONLUS non comporta lo scioglimento dell’ente.
· Modifica al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112 (Art. 5) che fissa al 3 per cento la quota degli utili netti delle imprese sociali da destinare ad enti con finalità di promozione delle imprese sociali;
- Estinzione della Fondazione Italia sociale (Art.6) costituita con un conferimento statale per sostenere il Terzo Settore, ma di fatto mai divenuta operativa;
- Modifica al testo unico di cui al decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346 che esonera gli Enti del Terzo Settore dal regime di responsabilità solidale per le imposte sulle successioni e donazioni, riducendo il carico fiscale (Art.7);
- Modifica all’articolo 705 del Codice Civile introduce la possibilità di ottenere una dispensa dagli obblighi di inventario e apposizione dei sigilli sui beni ereditari (Art.8).
La valutazione degli interventi in materia di politiche sociali è positiva andando a rafforzare il processo di infrastrutturazione del sistema dei servizi territoriali anche a livello sovracomunale e ponendo particolare attenzione ad un fenomeno in crescita riguardante i minori fuori famiglia ed affidati ai servizi.
Per le misure riguardanti il Terzo settore si tratta per lo più di una serie di aggiustamenti di tipo amministrativo e contabile che non sembrano snaturare gli obiettivi della riforma sostenuta dalla Cisl, andando ad alleggerire alcuni oneri a carico degli Enti, intervenendo per sanare alcuni problemi applicativi e prevedendo agevolazioni specifiche.