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Emergenza caldo. Cisl e Filca-Cisl Trentino: “Subito provvedimenti per tutelare i lavoratori nei cantieri”

Il protocollo quadro contro i rischi climatici firmato ieri al ministero del Lavoro è un passo importante, anche perché include non solo il caldo, ma il freddo, le alluvioni e tutti gli eventi meteo estremi. Adesso però è necessario che la provincia di Trento, come chiesto più volte dalla Cisl e dalla Filca-Cisl, apra un tavolo sull’emergenza caldo per emettere l’ordinanza che recepisce le linee guida Stato-Regioni, come già fatto in tantissimi territori nazionali. In questo modo si rendono strutturali le azioni sia per l’emergenza caldo che per le condizioni meteo invernali, consentendo ai lavoratori edili di lavorare serenamente e con dignità, garantendo loro la sicurezza e la salute”. Lo dichiarano Michele Bezzi e Salvatore Teresi segretari generali della Cisl e della Filca-Cisl Trentino. “Da parte nostra – proseguono – ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci con le aziende per rimodulare l’orario di lavoro, evitando così le ore più calde. Ma il caldo non è l’unica emergenza: chiediamo l’apertura di un tavolo per affrontare le problematiche ormai dilaganti negli appalti pubblici negli affidamenti in sub appalto, dove dilagano lavoro grigio e irregolarità. I fatti gravissimi avvenuti nel cantiere pubblico per l’ampiamento del Polo Congressuale di Riva del Garda, che ha visto i lavoratori manifestare sulla gru per la rivendicazione di mesi arretrati delle loro retribuzioni, una vertenza tra l’altro ancora aperta, deve vedere l’impegno concreto e tempestivo della Provincia. Le altre priorità del settore riguardano la revisione del protocollo degli Appalti, ormai datato in Trentino, per premiare le imprese che rispettano i contratti e la sicurezza, responsabilizzando e arginando chi, malgrado i profitti, non rispetta le norme. Noi – aggiungono Bezzi e Teresi – continuiamo a lavorare quotidianamente, e crediamo che ci siano sensibilità che possono lavorare in maniera costruttiva per migliorare le condizioni e le opportunità per aziende e lavoratori. Quando le risposte non arrivano siamo pronti alla denuncia, sempre nell’interesse dei lavoratori. Ma la storia della Cisl insegna che il dialogo, il confronto, la partecipazione, il buon senso restano i pilastri per costruire davvero una società migliore”, concludono i due sindacalisti cislini.

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