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Salari. Sbarra: “Usiamo extra gettito per tagliare tasse sul lavoro. Spero che Cgil oggi si mobiliti non per conflitto ma per favorire  condizioni di un vero confronto e di un accordo tra governo e parti sociali”

Pubblicato il 18 Giu, 2022


“Se vogliamo affrontare questa fase difficile e far progredire il Paese nella coesione, con riforme  economiche eque, innovazioni, investimenti, la strada per la Cisl rimane quella un grande accordo tra governo e parti sociali”. E’ quanto sottolinea oggi il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra in una lunga intervista a Il Giornale. “C’e’ una questione sociale nel nostro Paese che oggi più che mai incrocia una questione economica. Gli effetti della pandemia, sommati alle pesanti ricadute della guerra sui prezzi energetici e alimentari, hanno caricato  sulle spalle dei lavoratori, delle famiglie, delle imprese un macigno di almeno 80 miliardi nel solo 2022. Dobbiamo alzare subito i salari e le pensioni  per sostenere il mercato interno. Bisogna costruire insieme una nuova politica dei redditi. Per questo chiediamo al Governo di convocare nei prossimi giorni  sindacati e mondo dell’impresa, aprendo subito uno spazio di cooperazione su obiettivi strategici condivisi>>, sottolinea  Sbarra che sul fisco lancia una proposta: << In questi ultimi 4 mesi le entrate tributarie e contributive sono cresciute di ulteriori 21 miliardi. Dobbiamo redistribuire questo extra gettito alleggerendo il fisco sulle fasce medie e popolari del lavoro, delle pensioni e delle imprese che assumono, formano, investono sulla sicurezza e applicano i contratti. Potremmo introdurre anche un meccanismo che consenta alle fasce deboli acquisti di generi essenziali e di largo consumo in esenzione Iva. Il bonus di 200 euro è un ristoro positivo, ma è chiaro che non si può risolvere il problema a colpi di “una-tantum”. Occorre allargare in modo permanente la platea dei beneficiari degli sconti in bolletta, consolidare e rendere strutturali gli interventi sulle accise dei carburanti. Il Governo deve  valutare uno scostamento di bilancio per liberare risorse a tutela del potere di acquisto di retribuzioni e pensioni>>. Sulla manifestazione di oggi della Cgil, il leader Cisl aggiunge: << Ogni organizzazione sindacale e libera di manifestare. Lo abbiamo fatto anche noi lo scorso dicembre. Mi auguro solo che la Cgil si mobiliti per favorire le condizioni di un vero confronto e di un accordo tra governo e parti sociali. Abbiamo piattaforme unitarie da sostenere insieme su fisco, pensioni , salute e sicurezza , governance partecipata, pnrr , rinnovi contrattuali . Se invece prevalesse l’idea di un sindacato conflittuale ed antagonistico questo non solo danneggerebbe il percorso unitario, ma non porterebbe nessun vantaggio ai lavoratori, ai pensionati, ai giovani e alle donne che noi rappresentiamo. Condannerebbe il sindacato all’irrilevanza mentre oggi serve responsabilità, partecipazione , pragmatismo , riformismo , concertazione”.

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