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Marche. Slp Cisl regionale: “Caldo e disservizi, Poste un’altra estate che dipendenti e clienti preferirebbero dimenticare”

Pubblicato il 4 Ago, 2017

Ancona, 4 agosto 2017. Gli sportelli chiusi sono in aumento le code si allungano e la posta viene consegnata a singhiozzo. Non parliamo poi delle difficoltà che i cittadini devono superare per ritirare le raccomandate avvisate. L’azienda continua a minimizzare cercando di convincere l’opinione pubblica che vada tutto bene ma “Non è così, anzi tutt’altro – afferma Dario Dominici Segretario generale regionale SLP-Cisl il sindacato di categoria maggiormente rappresentativo – Dire che la Posta arriva nelle case dei concittadini marchigiani a singhiozzo, non è un modo diverso per dire che ormai anche senza nessun accordo la posta si consegna a giorni alterni. È molto peggio! Sono decine le zone non servite quotidianamente complici le ferie estive e il crescente numero di esodi economicamente incentivati dalla azienda, che nei mesi scorsi si è vista costretta a chiudere i rubinetti per non rischiare di incorrere nella sospensione del servizio pubblico”. Il recapito infatti rimane sempre più sulle spalle di un numero crescente di lavoratori stagionali (circa 150 ad oggi) assunti con contratto a tempo determinato. Lavoratori che piacciono alla azienda per la loro efficienza! I nuovi schiavi, secondo il sindacato di categoria che non esita a definirli “lavoratori precari e ricattati” che per ottenere qualche rinnovo del contratto si vedono ipotecare i più elementari diritti: si ammalano poco e niente, vanno poco in ferie, non è difficile vederli in servizio ben oltre il termine del normale orario di lavoro visto che vengono spostati da una zona di recapito all’altra quasi tutti i giorni… “Secondo i nostri calcoli – continua Dominici – negli ultimi due anni sono usciti dalla azienda circa 200 addetti”, facile immaginare le conseguenze sui carichi di lavoro del personale rimasto in servizio sia nel recapito che negli uffici postali. Altrettanto facile immaginare lo stupore e il disappunto quando il 31 maggio scorso durante una riunione convocata dalla azienda, i rappresentanti della struttura risorse umane hanno informato la delegazione sindacale che le criticità degli uffici postali sarebbe stato superato grazie ad un incremento di circa una 30na di sportellizzazioni (passaggi di personale applicato ai servizi postali a quello degli uffici postali). “Ci siamo immediatamente dichiarati insoddisfatti, e abbiamo manifestato la nostra contrarietà ad un progetto aziendale UNILATERALE, INIQUO, INSUFFICIENTE”. Purtroppo non avevamo visto male: – le sportellizzazioni non sono arrivate; – un mistero il criterio con cui le risorse sono state avviate al colloquio; – nessuna risposta ai tanti che attendono di rientrare sul territorio, dopo anni di pendolarismo anche fuori regione; né ai Part Time che dopo anni ancora una volta si vedono preclusa la possibilità di una trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno. “Alla fine è chiaro che a pochi importa della qualità del servizio, forse solo al sindacato che insieme ai lavoratori ha ben presente i rischi del mercato e di una concorrenza sempre più attenta alle esigenze della clientela.”

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