DPCM del 17 maggio 2020: ‘Linee guida Conferenza Regioni e Province autonome per la riapertura delle attività economiche e produttive

18 Maggio 2020 – Il DPCM 17 maggio 2020 recante nuove misure e disposizioni per il contenimento del contagio da Covid-19 sul territorio nazionale, è composto da soli undici articoli, ma da 17 allegatie va a sostituire integralmente il DPCM 26 aprile 2020, fissando il termine della sua efficacia al 14 giugno prossimo.

Richiamando puntualmente le disposizioni cardine presenti nei diversi DPCM avvicendatisi, all’art.1, co. 1, lett. ll), il decreto in parola torna a confermare, riferendosi alle attività lavorative, non solo il favore massimo verso l’utilizzo del lavoro agile, l’incentivazione delle ferie, dei congedi e gli strumenti contrattuali, ma espressamente l’assunzione dei protocolli di sicurezza anti-contagio e, in caso di impossibilità del rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, l’adozione di strumenti di protezione individuale, completando con l’incentivazione delle operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro (utilizzando a tale fine anche gli ammortizzatori sociali).

E’ con l’art.2, però, dal titolo “Misure di contenimento del contagio per lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive industriali e commerciali” che viene ad essere riconfermato il pieno e fermo rispetto dei contenuti del Protocollo condiviso del 14 marzo, integrato il 24 aprile, così come anche i Protocolli condivisi, del settore dei cantieri del 24 aprile u.s. e del trasporto e della logistica del 20 marzo u.s., rispettivamente allegati al DPCM in commento, con i numeri 12, 13 e 14.

Non intendendo porre in ombra le ampie ed importanti diposizioni contenute nell’articolato e negli allegati, quali parti integranti del decreto, concentrandoci per competenza tematica su alcune misure specifiche, richiamiamo in particolare l’attenzione sugli ultimi due capoversi previsti in premessa.

Trovando pieno consenso, tra il Governo e le Regioni e Province autonome, dopo un confronto-scontro durato molte ore nella notte di sabato, le “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive” redatte dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome il 16 maggio u.s., sono state esplicitamente “richiamate nelle premesse e allegate al provvedimento”, come allegato n.17.

Di taglio estremamente operativo, enunciato già nelle prime righe del testo delle Linee guida, nelle quali si fa riferimento a “schede tecniche” valide per singoli settori di attività, mirate a fornire uno strumento di immediata applicazione di misure volte alla prevenzione e contenimento del contagio, è di significativo rilievo quanto sottolineato tra i Principi generali.

Oltre a rimarcare che le indicazioni contenute nelle Linee guida si pongono in continuità con il Protocollo condiviso del 14 marzo, integrato 24 aprile (già reso vincolante dal DPCM del 26 aprile u.s.), così come nei riguardi dei documenti tecnici emanati dall’INAIL e dall’ISS, si puntualizzano i termini corretti del rapporto tra la gestione del rischio connesso alla pandemia e il più ampio e strutturato contesto della tutela della salute e sicurezza nel sistema aziendale (come regolato dal DLGS 81/08 s.m.).

Le Linee guida allegate al DPCM in oggetto, andranno a costituire un addendum del documento di valutazione dei rischi (DVR), considerata la natura non professionale del rischio (esclusi i settori sanitari).

Pertanto, nel procedere prioritariamente con la stipula del Protocollo di sicurezza anti-contagio (da parte del Comitato, come previsto dal Protocollo condiviso del 14 marzo, integrato), sarà di utilità tenere conto degli indirizzi operativi individuati dalle Linee guida per i diversi settori di attività, adattandoli alle diverse esigenze dei contesti produttivi, avendo cura, solo una volta definite e implementate le misure e gli interventi di prevenzione, contrasto e tutela, di aggiornare il DVR, predisponendosi ad una più lunga fase di carattere strutturale, tenendo conto degli inevitabili cambiamenti nei processi lavorativi, produttivi, organizzativi e sugli aspetti contrattuali.

Nel rimandare ad una attenta lettura delle Linee guida, in particolare della scheda tecnica relativa agli Uffici aperti al pubblico (per nostro più diretto interesse interno), segnaliamo di approfondire e porre adeguata attenzione alle procedure di pulizia, disinfezione, sanificazione, aerazione degli ambienti e di gestione dei rifiuti, le cui indicazioni sono contenute nei quattro Rapporti redatti dall’ISS, puntualmente richiamati nel testo.

Per facilitarne la consultazione, considerata l’importanza, l’utilità e la valenza scientifico-tecnica, dei Rapporti dell’ISS, ve li alleghiamo integralmente (All. I, II, III, IV), sottolineando l’attenzione al Rapporto ISS COVID-19 n. 21/2020 in tema di contaminazione da legionella negli impianti idrici.

 

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