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DEF 2017. Politiche abitative: la posizione della Cisl

Pubblicato il 21 Apr, 2017

21  Aprile 2017 – La CISL accoglie con favore la scelta del Governo di continuare nella politica di investimento sulle abitazioni, evidenziando l’utilità dei provvedimenti presi nella Legge di Stabilità 2017, che hanno garantito la proroga delle detrazioni ed agevolazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica e antisismica. Inoltre, la CISL ritiene condivisibile l’azione dell’Esecutivo di sostenere gli investimenti per la messa in sicurezza del territorio attraverso il progetto “Casa Italia”, dove ampie risorse vengono adibite alla prevenzione, manutenzione e ristrutturazione delle infrastrutture, delle abitazioni e di quelle realtà urbane che hanno subìto ingenti danni a seguito di eventi naturali catastrofici.

Condivisibile per la CISL anche la scelta di proseguire con il Fondo di garanzia per la prima casa (art. 1, c. 48, lettera c, della Legge di Stabilità 2014), che garantisce il 50% dei mutui ipotecari per l’acquisto, la ristrutturazione e l’efficientamento energetico degli immobili adibiti ad abitazione principale.
Si ritiene una giusta scelta, infine, quella di mettere in campo il “Bando Periferie”, che prevede 500 milioni per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle zone periferiche delle nostre città. Tuttavia, a fronte di questi provvedimenti utili e condivisibili, la CISL ci tiene a sottolineare come il disagio abitativo e il “problema casa”, vissuto da sempre più famiglie, abbia ormai raggiunto in Italia un livello critico, correndo anche il rischio di prestarsi a facili strumentalizzazioni che non risolvono il cuore del fenomeno.
Il difficile accesso alla casa e l’impossibilità di condurre la propria esistenza in condizioni abitative dignitose rappresenta uno tra i problemi più gravi, causa di sempre maggiore esclusione sociale per molte persone e famiglie, italiane e straniere. Sempre di più i costi dell’abitare incidono pesantemente nella gerarchia dei consumi delle famiglie, soprattutto quelle con reddito medio basso, determinando rilevanti problemi economici e rappresentando un vero e proprio freno per la crescita del Paese. Il problema della mancanza e dell’inadeguatezza degli alloggi si è aggravato anche a causa della mancanza di risorse destinate all’edilizia residenziale pubblica: non dimentichiamo che l’Italia è terz’ultima in Europa in termini di peso delle abitazioni sociali sul patrimonio abitativo, superata soltanto da Portogallo e Spagna. Si evidenzia, quindi, la necessità di adottare misure strutturali per mostrare una volontà d’inversione di tendenza, dopo anni di totale disinteresse e di fallimento dei recenti provvedimenti legislativi in materia di welfare abitativo.

La CISL a questo proposito ritiene indispensabile mettere in campo una serie di interventi per cercare di porre un argine al problema del disagio abitativo delle famiglie, come:

  • ripristinare il Fondo Sostegno alla Locazione, attualmente azzerato;
  • rimodulare il sistema di detrazioni, introducendo un limite alla tassazione patrimoniale Imu-Tasi;
  • stabilizzare la Cedolare secca al 10% per gli affitti a canale concordato (scade a fine 2017);
  • introdurre nuove regole per i contratti agevolati, transitori e per gli studenti universitari.

Infine, proprio di recente la Conferenza Stato-Regioni ha previsto un nuovo taglio al Fondo per la Morosità Incolpevole (fortemente voluto e ottenuto dalla CISL) che penalizzerà gli inquilini con problemi di morosità dovuti a una situazione di sopravvenuta impossibilità, causata dalla perdita o da una consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare, tale da non permettere di provvedere al pagamento del canone di locazione. Il secco taglio di oltre il 65% delle già esigue risorse a disposizione per questi inquilini, farà passare il Fondo dai 36 milioni annui a 11 e mezzo, con una riduzione di quasi 25 milioni di euro.
Per la CISL il taglio al Fondo per la Morosità Incolpevole deciso nella Conferenza Stato-Regioni rappresenta un vero e proprio colpo nei confronti dei cittadini che si trovano a vivere una situazione di forte disagio abitativo, che si va ad aggiungere all’azzeramento del Fondo al Sostegno per la Locazione per gli anni 2016-2017. A più riprese il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti aveva definito questi anni come fondamentali per la “casa”, ed è quello che la CISL chiede ed auspica.

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