1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Notizie > Contrattazione
  6. /
  7. OCSEL – Rapporto Cisl...

OCSEL – Rapporto Cisl sulla contrattazione di secondo livello: nel 2014 crescono del 4 % i contratti aziendali. Salgono gli accordi su stabilizzazione precari, innovazione organizzativa e welfare aziendale

Pubblicato il 19 Mag, 2015

 

Roma, 19 maggio 2015 – Il Rapporto sulla contrattazione di secondo livello dell’OCSEL (l’Osservatorio per la contrattazione di II livello della Cisl) presentato dal Dipartimento contrattazione e mercato del lavoro della Cisl, analizza la contrattazione realizzata nelle aziende e sul territorio sulla base di 4100 accordi.

Dal report emerge come, nonostante il peso della crisi, la contrattazione sia viva nelle aziende e sui territori e si confermi lo strumento principale per gestire la crisi tutelando i lavoratori ed aiutando le imprese a restare sul mercato e ad attrezzarsi per la ripresa.
La fotografia della CISL sulla contrattazione mette, infatti, in evidenza – dopo un drastico calo degli accordi negli anni della crisi – alcuni interessanti segnali di ripresa nel 2014 rispetto al 2013.
La produzione contrattuale complessiva cresce di 4 punti percentuali; cresce la contrattazione dei diritti sindacali (+ 33%) mentre continua a calare la contrattazione del salario (- 4%). Ma la ripresa della contrattazione è soprattutto di segno qualitativo.
Emergono, infatti, tendenze molto interessanti sul terreno dell’innovazione organizzativa e del welfare aziendale. Sale dal 22% al 32% il coinvolgimento del sindacato nell’analisi del cambiamento organizzativo. Sale dal 25% al 36% il ricorso alla polivalenza ed alla polifunzionalità dei lavoratori come segno di investimento sul capitale umano come fattore strategico per l’innovazione.
Il welfare si sviluppa soprattutto nella dimensione aziendale (dal 53% al 69%) offrendo servizi e prestazioni percepite dai lavoratori come maggiore beneficio rispetto ad erogazioni salariali gravate dal prelievo fiscale.
A supporto dell’occupazione ottimo il dato relativo alle stabilizzazioni delle forme di lavoro atipiche che passa dal 26% nel 2013 al 43% nel 2014.
Dal rapporto della Cisl e dell’OCSEL emerge come la contrattazione sia linfa vitale per la democrazia del nostro paese – sottolinea Gigi Petteni, Segretario Confederale CISL, responsabile per la contrattazione e il mercato del lavoro – e come lo sviluppo delle relazioni industriali sia una delle strade migliori per rilanciare la competitività delle imprese e promuovere l’occupazione”.
Le parti sociali – prosegue Petteni – hanno una grande responsabilità nel concorrere alla ripresa economica e sociale del paese favorendo un incontro tra gli obiettivi dell’impresa e del lavoro. Il luogo naturale di questo incontro è la contrattazione vissuta con un approccio innovativo rivolto a risolvere i problemi, a valorizzare il lavoro e a promuovere la partecipazione. Dobbiamo – conclude Petteni – portare un nuovo slancio progettuale al confronto che ci propone Confindustria per fare delle relazioni industriali il cantiere della ripresa del nostro paese: ci aspettiamo che il governo assecondi questo percorso piuttosto che proporre interventi di legge sulle materie contrattuali come il salario minimo”.

Approfondimenti:

Come nasce l’OCSEL e come funziona

 

 

 

Condividi