Tagli al Fondo non autosufficienza e politiche sociali. La Cisl sollecita Governo e Regioni a trovare soluzioni alternative che salvaguardino la spesa sociale

Pubblicato il 6 Mar, 2017

6 Marzo 2017 – A causa del mancato raggiungimento dell’obiettivo di riduzione della spesa corrente da parte delle regioni come previsto dalla Legge di Stabilità per il 2016, è stata sottoscritta nei giorni scorsi un’intesa tra Governo e Regioni, che impone la riduzione dei trasferimenti nazionali, tra cui sono stati inclusi anche i Fondi per le politiche sociali (ridotti dagli attuali 311 milioni a 99)  e per la Non autosufficienza (da 500 a 450).

Alla luce di questi ulteriori tagli, per la Cisl “la situazione di debolezza economica e l’ampliarsi delle condizioni di disagio e fragilità sociale del Paese, richiedono un ripensamento ed una riorganizzazione del nostro sistema di welfare, attraverso un forte investimento in politiche di inclusione con un rafforzamento e qualificazione del sistema dei servizi sociali e sociosanitari.

Già nei giorni scorsi la Cisl ha preso posizione nei vari tavoli istituzionali contro questa decisione “perché, non soltanto fa arretrare ancora di più il sistema dei servizi sociali fortemente sotto pressione, ma anche perché mina la possibilità di procedere con iniziative di riforma, appena avviate, in particolare sulla povertà e sulla Non autosufficienza. Il meccanismo dei tagli ai trasferimenti, infatti, che potrebbe ripetersi anche nei prossimi anni, conferma che la questione sociale non è prioritaria nell’agenda politica.

 

 

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