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Povertà: rapporto Caritas 2015 e valutazione degli interventi in atto

Pubblicato il 5 Ott, 2015

Nonostante l’aumento dei bisogni legato alla crisi la spesa sociale ha segnato il passo e la spesa per la povertà resta inadeguata. La Cisl, per la quale  il dramma della povertà non è stato affrontato in modo sufficiente dai Governi degli ultimi anni,  condivide l’allarme lanciato dalla Caritas e l’urgenza di dotare il Paese di uno specifico strumento di contrasto alla povertà, così come l’esigenza di ricostruire un nuovo sistema di welfare. Per contrastare la povertà sono state messe in campo una serie di misure categoriali (Social Card, SIA, Asdi, bonus bebè) finanziate da risorse in misura irregolare con importante apporto di alcuni fondi europei (PON Inclusione, Fead) per il potenziamento dei servizi.

Per la prima volta Sindacati, Istituzioni e Organizzazioni Sociali si sono uniti nell’Alleanza contro la povertà in Italia ed hanno offerto al governo una misura a lungo elaborata, il Reddito d’Inclusione Sociale (REIS), che farebbe tesoro delle sperimentazioni sulla Social Card per introdurre un reddito minimo, richiederebbe per essere avviata un impegno di soli 1,8 miliardi di euro nel primo anno. A regime l’impatto sarebbe pari a circa 7 miliardi, con un forte impulso sui consumi, ma gli annunci governativi sembrano prendere un’altra strada.

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