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Sud. Sbarra: “Serve netta accelerazione su investimenti. Politica ritrovi coesione sugli obiettivi della crescita, dell’occupazione, dello sviluppo sociale e territoriale”

Pubblicato il 10 Dic, 2019

Lo ha detto il Segretario Generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, alla fine dell’ incontro con il Governo sugli investimenti pubblici e privati.  “Abbiamo ribadito il nostro giudizio su una Legge di Bilancio che non affronta con la dovuta intensità questi temi. Manca quella svolta rivendicata dal sindacato su infrastrutture, politiche industriali, innovazione e formazione, leve di sviluppo dedicate al Mezzogiorno, lotta al dissesto idrogeologico, integrazione delle fasce deboli. L’Italia entra nel 2020 ultima in Europa per crescita anche per la debolezza con cui negli ultimi anni sono stati affrontati questi capitoli. Chiediamo al Governo Conte di fare tesoro degli errori degli anni passati e di assicurare quel cambiamento che serve ai lavoratori, alle famiglie, alla competitività delle nostre imprese. Va ridata una visione infrastrutturale e industriale all’Italia, con reti materiali, digitali e sociali che ricolleghino tutto il territorio nazionale e il Paese al resto d’Europa. Vuol dire sbloccare gli 80 miliardi già pronti per le grandi e medie opere, risorse che darebbero 400mila nuovi posti di lavoro, e rispondere a un’emergenza Sud con una politica nazionale di convergenza che garantisca quantita’ e qualità delle risorse ordinarie con straordinarie e diritti di cittadinanza a tutti. Gli incontri con questo Governo non sono mancati, ma i fatti parlano ancora tutta un’altra lingua”.

http://youtu.be/oEq6z_i6nOQ “Non vediamo  – ha concluso Snarra – un deciso cambio di passo  nella impostazione della politica economica e sociale , la Legge di Bilancio è ostacolata da troppi litigi e veti interni alla stessa maggioranza, mancano risposte in linea con i contenuti indicati in modo unitario dal sindacato. Chiediamo al Governo ed all’insieme della politica di ritrovare la coesione necessaria su obiettivi strategici da cui dipende il futuro del Paese. Intanto la nostra mobilitazione non si ferma”.

 

 

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