“La qualità della vita delle persone passa anche attraverso il contesto urbano nel quale si vive. I nuovi lavoro, il digitale, i cambiamenti climatici, stanno generando una nuova consapevolezza dell’abitare. Oggi la rigenerazione umana ha finalmente trovato la centralità che merita: la politica sta affrontando il tema con diverse proposte di legge in discussione al Parlamento, che hanno come filo conduttore la riqualificazione del patrimonio edilizio. Cisl e Filca-Cisl, la federazione delle costruzioni, hanno individuato negli incentivi fiscali, nella unificazione delle risorse, negli interventi di demolizione e ricostruzione, nel monitoraggio del patrimonio edile, nella selezione degli operatori economici, nella trasparenza dei progetti e nel coinvolgimento dei cittadini i punti di forza di questo nuovo corso della rigenerazione urbana, che deve però essere indirizzata sempre più a favore delle aree periferiche, caratterizzate da maggiore densità abitativa e da situazioni di degrado”. (…) “L’azione messa in campo in questi mesi dal Parlamento mira a dare un’impostazione strutturale alla rigenerazione urbana: la sintesi delle diverse proposte di legge ha come obiettivo l’efficientamento e la riqualificazione del patrimonio già costruito, riducendo l’utilizzo del suolo, con l’obiettivo di una governance per la gestione dei piani di urbanizzazione. E in questa sfida riteniamo necessarie l’informazione e la formazione, in grado di favorire progetti di rigenerazione urbana equi che rispondano alle esigenze delle comunità locali. Ma è necessario elevare gli standard legati alla qualità del lavoro e alla sicurezza degli operatori economici: questo renderebbe più attrattivo il settore, che ha bisogno di un rinnovamento generazionale”.
“Incentivi, formazione e comunità: tre perni per favorire progetti di rigenerazione urbana” – Avvenire
