I dati sulla decrescita del Pil, nel secondo trimestre del 2025, obbligano la politica e le parti sociali a non distogliere l’attenzione sui fondamentali della nostra economia, nonostante la positiva e costante crescita dell’occupazione. Unioncamere ci ricorda che mancano lavoratori specializzati e che il nostro mercato del lavoro, se non guidato da robusti investimenti sulla formazione inziale e continua, non riuscirà ad accompagnare con competenze adeguate la necessaria innovazione di prodotti e processi industriali e dei servizi. (…) “Abbiamo proposto al Governo e alle parti sociali di impegnarsi per la crescita con un grande Protocollo tripartito che abbiamo chiamato “della responsabilità”, volto a incoraggiare la produttività del lavoro, individuare sentieri condivisi per la ripresa industriale e dei servizi, incrementare la qualità dei rapporti di lavoro soprattutto sotto il profilo del livello retributivo, incoraggiare maggiore occupazione delle donne e dei giovani, affrontare (e non subire) le sfide tecnologiche, con specifica attenzione alla pervasività dell’Intelligenza Artificiale generativa, rilanciando il mercato interno e i consumi domestici e contenendo i costi dell’energia per cittadini e imprese”. (leggi l’articolo completo)
“L’Accordo della responsabilità sul lavoro che serve davvero al Paese” – Il Riformista



