“Non parlerei di spaccature ma di una differente strategia, frutto del pluralismo esistente nel movimento sindacale. Pur avendo piattaforme e obiettivi comuni, noi riteniamo che il dialogo resti lo strumento più utile per portare risultati concreti alle persone che rappresentiamo. Questo non vuol dire ovviamente mettere in soffitta il conflitto, ma ricorrervi come estrema ratio. E i bilanci si fanno sempre alla fine di un percorso. (…) “L’inflazione è il vero nemico da battere in questa stagione, una piaga che aumenta le disuguaglianze e frena l’economia. Quello di ieri è stato un incontro importante, fortemente voluto dalla Cisl. Darà frutti concreti se si trasformerà in un percorso stabile e concertato. Governo e parti sociali devono unirsi in un patto che difenda e consolidi il potere d’acquisto di lavoratori e famiglie, rilanci salari e pensioni insieme a consumi e mercato interno, valorizzi la contrattazione e le relazioni industriali in senso partecipativo”. (…) “Aspettiamo che si apra nelle prossime settimane il confronto sui contenuti della manovra. Noi chiediamo misure di difesa dei redditi rafforzando e rendendo permanente il taglio del cuneo contributivo, defiscalizzando con criterio progressivo le tredicesime anche pensionistiche, azzerando il prelievo fiscale sui frutti della contrattazione decentrata da allargare si settori pubblici, restituendo il fiscal drag, riattivando la piena perequazione delle pensioni e rinnovando i contratti pubblici. Una prima cartina di tornasole la avremo nella Nadef. Tireremo le somme senza reverenze, come sempre, mobilitandoci nel caso non trovassimo le giuste risposte”.
“Maurizio sbaglia: bisogna dialogare” – Libero
