“Sarebbe davvero sbagliato dimenticare il sacrificio di tantissimi infermieri, medici, operatori sanitari, ritornando ad una stagione di tagli, di riduzione del personale, di chiusura di tanti presidi e di razionalizzazione della spesa. Parliamo di 37 miliardi sottratti alla salute pubblica negli ultimi 10 anni, di scelte sbagliate e di omissioni che hanno prodotto una carenza di circa 70mila infermieri, 18 mila medici che considerata l’età media profila un deficit di 50 mila unità nei prossimi anni, oltre alle pesanti carenze sulle restanti figure sanitarie”. (…) “Oggi saremo in piazza a Roma a manifestare insieme a migliaia di lavoratrici e di lavoratori che operano nella sanità. Sono persone che hanno dimostrato eroismo e professionalità durante questi anni duri e tragici di pandemia, pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane. Sarebbe davvero sbagliato dimenticare il sacrificio di tantissimi infermieri, medici, operatori sanitari, ritornando ad una stagione di tagli, di riduzione del personale, di chiusura di tanti presidi e di razionalizzazione della spesa”. (…) “Bisogna garantire maggiori risorse per il Fondo Sanitario Nazionale, per mettere un freno ai processi di esternalizzazione e qui ci preoccupa la tendenza della Nadef che ipotizzerebbe una riduzione delle risorse nel prossimo biennio. Occorre un piano straordinario di assunzioni e la stabilizzazione del personale precario, superando i limiti dei tetti di spesa di regioni ed aziende, più risorse per il rinnovo del contratto 2022/24 anche per allargare gli spazi della contrattazione decentrata, puntando ad una efficace integrazione fra pubblico e privato e fra sanitario e sociale”.
“Occorre cambiare la sanità per i cittadini” – Il Tempo
