L’accordo. Aumento di 435 euro a livello medio. A dicembre prima tranche da 250 euro e 1.250 euro di arretrati. Ripristino pieno della base imponibile Tfr. Con il Fondo per l’occupazione incentivata la staffetta generazionale. Formazione: più ore retribuite dalle aziende. Colombani: accordo innovativo, per la prima volta un contratto nazionale apre alla partecipazione.
First Cisl e gli altri sindacati del credito hanno firmato con Abi l’accordo di rinnovo del contratto nazionale dei bancari. È previsto un aumento a livello medio (3 area, 4 livello) di 435 euro. Per le lavoratrici e i lavoratori del settore, circa 270mila, si tratta di un incremento del 15% della retribuzione a regime. “È un accordo di rinnovo del contratto nazionale di svolta e innovativo. Di svolta perché – sottolinea il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani – si avvia un nuovo paradigma retributivo con la redistribuzione della produttività, che rappresenta una quota significativa del totale dell’aumento, e si riduce l’orario di lavoro a parità di retribuzione. Innovativo perché è il primo contratto nazionale, dall’entrata in vigore della Costituzione ad oggi, che demanda alla contrattazione collettiva nelle aziende e nei gruppi bancari l’attuazione di forme di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla gestione delle imprese. Abbiamo infine potenziato – conclude Colombani – il ruolo della Cabina di regia per assicurare un confronto dinamico al fine di governare i grandi cambiamenti in atto che coinvolgono l’industria bancaria e finanziaria”.
• Retribuzione
La prima tranche dell’aumento sarà versata già nella busta paga di dicembre 2023. L’importo definito è di 250 euro. Seguiranno una seconda di 100 euro a settembre 2024, una terza di 50 euro a giugno 2025 e una quarta di 35 euro a marzo 2026. Sempre a dicembre saranno corrisposti gli arretrati dal 1 luglio 2023 per un importo di 1.250 euro (3 area, 4 livello). Anche la tredicesima mensilità aumenterà di 250 euro. Previsto anche il ripristino pieno della base di calcolo del Tfr, ridotta nel 2012, con decorrenza da luglio 2023.
• Orario di lavoro
Dal 1° luglio 2024 è prevista una diminuzione dell’orario di lavoro di 30 minuti settimanali a parità di retribuzione.
• Fondo per l’occupazione
Viene ridisegnata la missione del Foc, il Fondo per l’occupazione finanziato con il contributo dei lavoratori (una giornata lavorativa all’anno) e istituito nel 2012 per promuovere la nuova occupazione. Le risorse del Foc verranno impiegate anche per compensare la decurtazione retributiva e contributiva per i lavoratori prossimi alla pensione che chiederanno di ridurre il proprio orario di lavoro, favorendo le assunzioni di giovani (staffetta generazionale).
• Formazione
Aumenta il numero di ore retribuite dalle aziende da svolgere durante l’orario di lavoro. Le ore di formazione obbligatoria restano 24, ma viene ampliato il numero delle ore di formazione aggiuntiva retribuite dalle aziende (da 8 a 13 ore).
• Diritti sociali
La maternità, compresa quella a rischio, sarà integrata al 100% della retribuzione per l’intera durata del congedo. Aumenta del 50% il comporto di malattia in caso di disabilità grave.
• Partecipazione
Le parti si sono impegnate a favorire l’introduzione di forme di partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese, demandando l’applicazione alla contrattazione di secondo livello.
• Cabina di regia
L’attività del “Comitato nazionale bilaterale e paritetico sull’impatto delle nuove tecnologie/digitalizzazione nell’industria bancaria” viene ampliata e può consentire il raggiungimento di specifiche intese che integreranno in modo dinamico il contratto nazionale, su materie che determinino cambiamenti nel settore.
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