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Carceri. Vespia (Fns Cisl): “Grazie al Presidente Mattarella. Politica ed istituzioni facciano di più per personale penitenziario. No a misure episodiche ed a soluzioni tampone”

Pubblicato il 30 Giu, 2025


“Come Fns Cisl, la Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl, ringraziamo il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’ apprezzamento espresso oggi nei riguardi delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria per l’attività svolta al servizio dello Stato e per aver evidenziato le tante criticità presenti all’interno degli istituti penitenziari: suicidi di personale e di detenuti, aggressioni continue, carenza di personale, sono denunce ormai da tanto tempo, troppo, presentate dalla nostra organizzazione, rimaste, però, inascoltate”. Lo dichiara in una nota Massimo Vespia, Segretario Generale della Fns Cisl, commentando le parole del Capo dello Stato pronunciate questa mattina alla presenza di una rappresentanza del Corpo di Polizia Penitenziaria, ricevuta al Quirinale, in occasione del 208° anniversario della costituzione del comparto. “Ci auguriamo che l’encomio del Capo dello Stato per una categoria di lavoratrici e lavoratori che si occupa quotidianamente della sicurezza dell’ intero Paese- sottolinea Vespia- e il monito a fare di più per il personale tutto e per i detenuti, possa essere finalmente recepito dal mondo della politica e delle istituzioni che finora hanno fatto ben poco per questo settore, nonostante le tante promesse e le belle parole espresse. Oltre a compensare la forte carenza di organico è necessario intervenire sull’organizzazione del servizio e mettere mano alle norme relative all’Ordinamento Penitenziario ed al codice penale. Per evitare le aggressioni continue agli agenti, i tanti suicidi chiediamo azioni e provvedimenti strutturali e non misure episodiche. Per risollevare il comparto c’è veramente tanto da fare: mettere mano alla carenza degli organici, come ricordava anche il Capo dello Stato, rinnovare ed ammodernare molte carceri assai vecchie, alcune dell’epoca borbonica, del tutto inadeguate, creare spazi per il personale ed ausili tecnologici per migliorare il servizio”. “Torniamo a chiedere proprio al Ministero della Giustizia ed al DAP soluzioni concrete ed immediate: basta misure tampone che non risolvono il problema, è tempo di passare dalle parole ai fatti”, conclude Vespia.

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