Un piano strategico costruito sui tre pilastri di sicurezza delle forniture, sostenibilità e competitività, quello presentato da Snam alle parti sociali sindacali, ieri a San Donato Milanese. I vertici della multinazionale hanno illustrato un programma di investimenti che prevede un totale di 10 miliardi di euro fino al 2026, con un incremento del 23% rispetto al piano 2021-2025 (8,1 miliardi di euro).
“Accogliamo positivamente gli impegni assunti da SNAM per i prossimi anni. Si prospettano una crescita occupazionale e un miglioramento complessivo delle performance aziendali, in linea con gli obiettivi normativi e ambientali dettati a livello europeo” – commenta la Segretaria generale Nora Garofalo – “Saranno passaggi importanti da affrontare insieme sulla strada della transizione energetica, per la quale auspichiamo un percorso di relazioni industriali che metta al primo posto una reale e continua partecipazione dei lavoratori alla scelte aziendali”.
Il piano punta allo sviluppo di tre pilastri strategici e si articola su:
- investimenti nell’infrastruttura del gas (9 miliardi di euro) lungo l’intera catena del valore (l’acquisto e la messa in esercizio di due FSRU, il potenziamento e l’ottimizzazione del sistema di stoccaggio, il rafforzamento della Linea Adriatica, lo sviluppo di GNL di piccola taglia – midstream – e l’ampliamento delle reti di stazioni a GNL-bioGNL e in prospettiva a idrogeno);
- sviluppo dei gas verdi (idrogeno e biometano) e il contributo alla decarbonizzazione dei consumi attraverso misure di efficienza energetica e la tecnologia CCS (Carbon Capture and Storage);
- digitalizzazione e ottimizzazione degli asset e dei processi industriali.
Anche sul versante occupazionale, il dato presentato risulta in crescita, con un totale di 3.610 addetti rispetto ai 3.016 previsti del 2018. L’obiettivo che il gruppo si è posto è quello di arrivare a un personale di 3.897 unità entro la fine del 2023 e a 3.390 nel 2025.