“Eni avvii le attività di costruzione della gigafactory per la produzione di batterie, nelle aree già disponibili del sito di Brindisi, indipendentemente dalla chiusura del cracking. Chiediamo inoltre che venga garantita la continuità lavorativa, non solo per i dipendenti di Versalis, ma anche per tutto l’indotto del petrolchimico”. Questa la posizione della Femca Cisl, espressa dal Segretario Nazionale Sebastiano Tripoli, al termine del Tavolo tecnico svoltosi oggi al Mimit, dedicato alle sorti del polo industriale pugliese.
Nel corso della riunione, Eni ha confermato la fermata dell’impianto entro aprile 2025, con il solo mantenimento in marcia della linea del polietilene. Rispetto al progetto degli accumulatori, il cronoprogramma dovrebbe prevedere, per i prossimi mesi, la costituzione di una joint venture con un partner già individuato. Il Mimit ha ribadito che l’intero processo andràinserito in un accordo di programma che garantisca il ruolo e l’impegno di tutte le parti in causa.
“Abbiamo bisogno di certezze – ha concluso Tripoli – sulle tempistiche e i dettagli del progetto, ma anche su come accompagnamo questa transizione. Mai andrà dimenticato che a Brindisi si parla di un sistema di aziende interconnesse. Siamo lieti di sentir parlare di nuovi posti di lavoro, ma intanto dobbiamo garantire che non ne vada perduto neppure uno”.