“Da giorni, a Roma e nel Lazio, è bollino rosso per il caldo con temperature che raggiungono i 40 gradi, una condizione climatica difficile che impone la cessazione di diverse attività lavorative secondo quanto previsto dalla recente ordinanza della Regione Lazio, che abbiamo sollecitato con forza. Eppure, sono tantissime le segnalazioni di lavoratori che denunciano il mancato rispetto dell’ordinanza con grave rischio per la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”. Così, in una nota, *Natale Di Cola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica, segretari generali di Cgil Roma e Lazio, Cisl Lazio e Uil Lazio. * “Queste segnalazioni adesso ci dicono che dobbiamo procedere ulteriormente chiedendo agli enti preposti di intensificare i controlli, e ai comuni, a partire da quello di Roma, di emanare ordinanze ad hoc per implementare quanto già previsto dalla ordinanza della Regione Lazio che, purtroppo, include solo alcuni settori produttivi. Non si può attendere oltre. È necessario agire con urgenza e non aspettare che sia troppo tardi per sospendere il lavoro in tutte quelle attività esposte al sole o in luoghi chiusi e senza dispositivi di ricambio aria e refrigerio, quindi con grave rischio di stress termico per i lavoratori coinvolti”.