“Sabato 25 novembre, alle ore 10.00, la Cisl del Lazio sarà in piazza Santi Apostoli, a Roma, insieme alla Cisl nazionale per la manifestazione “Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale”. Un grande appuntamento sindacale e sociale per ribadire la posizione della Cisl rispetto alla manovra finanziaria”.* *Lo comunica, in una nota, Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl del Lazio.* *“Da sempre, nel nostro Dna, abbiamo uno spiccato e inderogabile senso di responsabilità, autonomia e pragmatismo. Per questo le nostre richieste entrano sempre nel merito, puntuale, delle cose. E per questo, scenderemo in piazza il 25 novembre per chiedere maggiori tutele, anche economiche, in materia di pensioni, sanità, istruzione, enti locali. Per tutti i lavoratori così come per i Pensionati, in particolare quelli del Pubblico Impiego che sono stati inspiegabilmente penalizzati da questa Manovra, chiediamo la tutela di salari e pensioni. A tale proposito ricordiamo che solo grazie alle nostre richieste, portate avanti insieme alla categoria della Funzione Pubblica, abbiamo ottenuto con la Regione Lazio il riconoscimento delle risorse per l’anticipo contrattuale 2024, da pagare con lo stipendio di dicembre 2023, agli oltre 50mila dipendenti e professionisti del SSR e dell’amministrazione regionale. Questi sono fatti, non parole! E così proseguiremo il nostro agire responsabile anche per tutelare il potere di acquisto di tutti i cittadini laziali quando si tratterà di tornare al tavolo di confronto con la Regione, da gennaio 2024, per ridurre la pressione fiscale di lavoratori e pensionati del Lazio. Noi ci siamo e ci saremo, nessun passo indietro di fronte alla nostra bussola che punta dritto alla crescita e alla coesione sociale”.* *“Sulla pressione fiscale – continua Coppotelli – mi spiace rilevare che il Segretario Generale della Cgil Natale di Cola dica che ‘con il sostegno di qualche organizzazione sindacale, che ha deciso di firmare un accordo, aumenti dal primo di gennaio la tassazione per due milioni di cittadini del Lazio’. Mi spiace ma forse Di Cola non ha capito che il ruolo della Cisl non è quello di dare letture partitiche a trattative sindacali. La Cisl del Lazio il 1° gennaio si siederà davanti alla Regione e si confronterà su come ridurre la pressione fiscale di lavoratori dipendenti e pensionati: l’organizzazione sindacale da lui rappresentata, invece, cosa farà? Siamo certi che farà marcia indietro e, seguendo la linea della Cisl, sottoscriverà anche lui l’accordo sulla riduzione della pressione fiscale come hanno già fatto molte altre Organizzazioni Sindacali”. *