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Lazio. Turismo, Fisascat-Cisl Roma:“Domani, nei pressi di Largo Argentina, presidio e sciopero dei lavoratori del settore per chiedere a gran voce il rinnovo del Ccnl Industria Turistica – Federturismo”

“Domani, giovedì 12 settembre, dalle ore 10, saremo in presidio in via San Nicola De’ Cesarini (Largo Argentina), nei pressi della sede di Federturismo-Confindustria, nell’ambito dello sciopero nazionale dei lavoratori addetti al contratto Turismo-Confindustria, per gridare tutti insieme a gran voce che il contratto ci spetta.

Abbiamo atteso anni per poterci sedere al tavolo negoziale, passando da una pandemia alla ripresa netta del settore, ma nulla è cambiato e la definizione del rinnovo Ccnl Industria Turistica AICA non è stata possibile. In questi sei anni i lavoratori hanno continuato a garantire la salvaguardia del settore, ed è anche per questo che abbiamo ritenuto inaccettabili gli interventi normativi proposti dalla parte datoriale, in quanto peggiorativi. Proclamiamo sciopero per l’intera giornata e turno di lavoro per sottolineare coralmente che tutto ciò è inaccettabile”.

È quanto si legge in una nota della Fisascat-Cisl Roma Capitale e Rieti, in cui si aggiunge che “nel settore Turismo, strategico e centrale per il nostro territorio, i lavoratori hanno continuato a garantire la salvaguardia del settore, assicurandone l’eccellenza e facendo fronte a numerose difficoltà. Hanno mantenuto una grande professionalità, senza che sia stato riconosciuto loro un miglioramento a livello salariale e/o normativo, che riteniamo meritato e dovuto. Lungi dal mostrare disponibilità, Federturismo-Confindustria avanza proposte che comportano un arretramento dei diritti e della dignità dei lavoratori, con l’introduzione della reperibilità, di maggiore flessibilità oraria e di un più vasto utilizzo di contratti determinati. A fronte di ciò, e del rialzo inflattivo degli ultimi anni, nessuna apertura sugli aumenti salariali. Domani ci riuniremo per ribadire che tutto ciò è inaccettabile e che i lavoratori hanno diritto a ben altro trattamento”.

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