CISL
CISL

  1. CISL
  2. /
  3. Notizie
  4. /
  5. Dai Territori
  6. /
  7. Dai Territori > Marche
  8. /
  9. Marche. Fit Cisl reg.le:...

Marche. Fit Cisl reg.le: “Si al Gestore Pubblico unico dell’Igiene ambientale. Nell’imminenza definire prima le tutele per i lavoratori”

Pubblicato il 3 Nov, 2022

La Fit Cisl Marche, nell’imminenza della revisione del Piano Regionale di gestione dei Rifiuti, della definizione di Piani d’ambito dei bacini provinciali e dell’emanazione di delibere di affidamento del servizio di raccolta, trasporto dei rifiuti e spazzamento, ritiene necessario evidenziare alcuni temi salienti che devono trovare “cittadinanza” nei documenti suddetti. Se è vero che un processo di razionalizzazione del servizio di gestione dei rifiuti a livello provinciale porterà significativi vantaggi per la collettività, è anche necessario e definire meglio le tutele per i lavoratori che vi operano.  Nello specifico:  
– Un incontrovertibile cenno alle politiche/azioni virtuose di salvaguardia della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori da applicare, in considerazione della specifica e usurante metodologia di raccolta di rifiuti scelta dall’Ata (Porta a Porta); necessaria la sottoscrizione di un protocollo di intesa (vedasi a tal fine gli atti legislativi regionali e i protocolli in materia sottoscritti fra OO.SS e  Regione Toscana, per esempio);

– Un riferimento esplicito riguardo l’applicazione del ccnl di riferimento per questo settore merceologico, ovvero il contratto di settore dell’igiene ambientale sottoscritto  con Utilitalia, fise, etc; Il richiamo all’applicazione della clausola sociale, prevista dal  ccnl dell’igiene ambientale, per tutti i dipendenti, sia del Personale Operativo che Amministrativo;

– Una puntuale definizione delle politiche di investimenti in mezzi ed attrezzature all’avanguardia che siano mirati a ridurre al minimo la gravosità del lavoro degli operatori ecologici nella loro totalità. 

La Fit Cisl Marche è pronta a confrontarsi con l’Assessore Stefanio Aguzzi e gli organismi deliberanti delle Ata provinciali della Regione. La definizione di protocolli che salvaguardino il lavoro non sono più procrastinabili; perciò ci auguriamo, che si possano definire linee guida che traguardino gli obbiettivi prefissati. In assenza sarà indifferibile la mobilitazione di tutti i lavoratori interessati.

Condividi