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Veneto. Partecipare al cambiamento: il 13 e 14 ottobre la Festa della Partecipazione. Paglini (Cisl): “Attuare i principi costituzionali a partire dall’articolo 46”

Pubblicato il 11 Ott, 2023

Non si ferma il cammino della raccolta firme per la legge di iniziativa popolare che propone una partecipazione più attiva di lavoratrici e lavoratori nelle scelte e negli utili delle aziende. La partecipazione è un valore del metodo della Cisl e verrà celebrata venerdì 13 e sabato 14 ottobre in tutta Italia con la Festa della Partecipazione. Sabato dalle 9 alle 12.30 a Treviso (Porta San Tomaso), Belluno (piazza dei Martiri) e Valdobbiadene (Viale Mazzini) saranno presenti i gazebo per la raccolta firme a sostegno della proposta di legge della Cisl che prevede per i lavoratori un ruolo più attivo nella vita delle aziende.Nei luoghi di lavoro delle due province, sono in corso e proseguiranno sino a fine meseassemblee con i lavoratori per spiegare le motivazioni della campagna “La partecipazione al lavoro” e la raccolta delle firme. In particolare, venerdì 13 dalle 8 alle 11 si svolgerà all’istituto Palladio di Treviso l’assemblea sindacale della Federazione della Scuola con la partecipazione del segretario nazionale Salvatore Inglima, della segretaria generale regionale Sandra Biolo e del segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini. Per i giorni 25, 26, 27 e 29 ottobre sono fissate le assemblee in Luxottica, sia nell’Agordino che a Pederobba. Ma va sottolineato che le assemblee si stanno svolgendo un po’ in tutti i luoghi di lavoro del pubblico e del privato, dagli ospedali alle fabbriche. La legge proposta dalla Cisl, in attuazione dell’art. 46 della Costituzione, promuove la partecipazione gestionale, finanziaria, organizzativa e consultiva dei lavoratori all’attività d’impresa. La sua introduzione produrrebbe innumerevoli effetti positivi: aumento dei salari, più investimenti, lavori più stabili, più produttività, più competitività, più sostenibilità sociale, meno delocalizzazioni, luoghi di lavoro più sani e sicuri e piena coesione sociale.“A 75 anni dalla nascita – sottolinea il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini – la Costituzione italiana non trova ancora la piena applicazione o peggio vi è una inesorabile, strisciante regressione nell’applicazione dei diritti fondamentali sanciti dai padri costituenti. Per loro i diritti sociali dovevano trovare applicazione prima ancora dei diritti di cittadinanza ed economici, perché per essere cittadini bisogna essere liberi e la libertà passa per un lavoro dignitoso, certo e una retribuzione adeguata che garantisca il sostentamento della persona e della propria famiglia. La democrazia si sostiene attraverso i valori dell’eguaglianza, della solidarietà e dell’equità, che passano attraverso la valorizzazione e il contributo di ognuno”.Il segretario generale della Cisl territoriale cita gli articoli 4 e 35, che definiscono la promozione del diritto e dovere del lavoro come principio di libertà, l’articolo 36, che impone che la retribuzione debba essere proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro e sufficiente ad assicurare a chi lavora e alla sua famiglia una vita dignitosa e libera; l’articolo 37che stabilisce che non devono esistere differenze di retribuzione tra donne e uomini, il 38 che riconosce due diritti sociali importanti come l’assistenza e la previdenza sociale, il 39 che consente ai lavoratori di organizzarsi nel sindacato, il 40 che riconosce il diritto allo sciopero. “Per difendere, consolidare e far crescere la democrazia nel nostro Paese – spiega – si deve partire dai luoghi di lavoro, perché la democrazia non è solo un metodo di gestione del potere dello Stato, ma è e deve essere una forma di governo della società, dell’economia e della finanza, per garantire ad ogni cittadino la partecipazione all’esercizio del potere pubblico. L’attuazione dell’articolo 46 della Costituzione, che prevede la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, è un fatto che riguarda tutti, perché significa scegliere di cambiare il modello di sviluppo dell’Italia, scardinando dinamiche che in questi 30 anni hanno azzerato la crescita dei salari, prodotto assistenzialismo sterile, un trend demografico drammatico, perdita di controllo di brand e know-how e costi altissimi per i lavoratori in caso di crisi aziendali o delocalizzazioni”. “Per difendere il Made in Italy sociale, economico e produttivo – conclude Paglini – non basta riscrivere il nome a un ministero, ma cambiare attraverso la partecipazione di tutti gli stakeholder. Per questo la Cisl ha scelto la via più difficile, quella di proporre una legge che cambi i destini del Paese per ridare prosperità, equità e sviluppo. Invitiamo tutte le forze sociali, economiche e istituzionali a firmarla, per fare un passo importante per la piena attuazione della Costituzione”.“Fino a metà novembre – aggiunge il segretario organizzativo della Cisl Belluno Treviso Nicola Brancher – porteremo i nostri gazebo per la raccolta delle firme nei paesi delle due province, spesso in concomitanza con i mercati cittadini. Invitiamo le persone a venire a trovarci per capire l’importante occasione che questa proposta di legge rappresenta, e a sostenerla, ma anche per conoscere da vicino i servizi e le Federazioni della Cisl. Ricordo infine che la sottoscrizione può essere effettuata anche in tutti i Comuni”. Venerdì 13 il gazebo Cisl sarà al mercato di Conegliano, il 14 a TrevisoBelluno e Valdobbiadene, il 16 a Vittorio Veneto, il 18 a San Vendemiano, il 20 di nuovo a Conegliano, il 21 a Belluno e a Treviso, il 24 a Feltre, il 25 a Pieve di Cadore, il 27 a Castelfranco, il 28 a Cavarzano, il 30 a Mel, il 2 novembre a Quero.

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