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Emilia Romagna. Scuola, il 1 marzo a Modena incontro sindacati-consiglieri regionali su autonomia differenziata

Modena, 26 febbraio 2019 – I sindacati della scuola Flc Cgil Modena, Cisl Scuola Emilia Centrale e Uil Scuola Rua Modena incontrano i consiglieri regionali eletti a Modena sul tema dell’autonomia differenziata e gli impatti sul sistema pubblico dell’istruzione. L’incontro è in programma venerdì 1° marzo alle 10.30 presso la sede della Cgil di Modena.
Sono stati invitati i consiglieri regionali Stefano Bargi (Lega), Giuseppe Boschini (Pd), Enrico Campedelli (Pd), Luca Sabattini (Pd), Luciana Serri (Pd), Andrea Galli (FI) e Giulia Gibertoni (M5S). Sarà presente anche una delegazione di rappresentanti sindacali (rsu) di lavoratori delle scuole modenesi.

“Siamo preoccupati per gli effetti della “regionalizzazione” sul sistema di istruzione pubblica e per le iniquità sociali che ciò potrebbe portare in termini di mancata garanzia del diritto universale all’istruzione – affermano i segretari di Flc Cgil Claudio Riso, Cisl Scuola Antonietta Cozzo e Uil Scuola Liviana Cassanelli – Il trasferimento di poteri dallo Stato alle Regioni non ci vede pregiudizialmente contrari. Riteniamo, infatti, che la declinazione sul territorio di specifici temi possa portare le istituzioni a operare in modo più efficiente a favore dei cittadini.
Allo stesso modo, però, siamo convinti che vi siano altri argomenti che, per propria natura e specificità, hanno invece bisogno di un governo e di una unicità di carattere nazionale.
In quest’ambito rientra, a nostro avviso, il fondamentale tema dell’istruzione”.

Come è scritto nell’appello stilato dai sindacati nazionali, “la scuola non è un semplice servizio, ma una funzione primaria garantita dallo Stato a tutti i cittadini italiani, quale che sia la regione in cui risiedono, il loro reddito, la loro identità culturale e religiosa”. “Già oggi – proseguono i sindacalisti – siamo costretti a registrare forti squilibri tra aree territoriali e regionali.
Sancire un sistema di regionalizzazione dell’istruzione vorrebbe dire, a nostro parere, acuire enormemente le differenze tra le diverse regioni, penalizzando quelle più in difficoltà e creando un divario tra Nord e Sud. Siamo, quindi, fortemente contrari a ogni ipotesi di secessionismo dell’istruzione e dei saperi: la scuola, per noi, è la scuola della Repubblica e della Costituzione”.

Poiché la Regione Emilia-Romagna (insieme a Veneto e Lombardia) ha intrapreso la strada dell’autonomia differenziata, il timore dei sindacati è che essa contribuisca ad aumentare un dannoso frazionamento del sistema dell’istruzione. Per questo Slc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola sono impegnati a tutti i livelli – territoriale, regionale e nazionale – in un percorso di mobilitazione che contrasti la regionalizzazione dell’istruzione, in difesa dell’unità e uguaglianza delle opportunità di istruzione per tutti.

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