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Lazio. Turismo, Diociaiuti (Fisascat-Cisl Roma): “Basta improvvisazioni, per il comparto serve una politica industriale”

Pubblicato il 24 Ago, 2022

“In questi mesi abbiamo protestato duramente contro alcune grandi realtà alberghiere della Capitale che hanno deciso di licenziare centinaia di lavoratori, adducendo come motivo alcune criticità economiche. Al tempo stesso, si continua a parlare di incassi record e di altissima affluenza turistica: si tratta di un meccanismo pieno di contraddizioni, perverso nei suoi effetti, che a un primo sguardo si fatica a comprendere”. È quanto dichiara il segretario generale della Fisascat-Cisl Roma Capitale e Rieti, Stefano Diociaiuti, aggiungendo che “ciò che manca e che chiediamo da tempo, è una pianificazione su larga scala del comparto turistico, che è una vera e propria industria per un Paese che ha il patrimonio artistico dell’Italia. Politiche miopi e di respiro corto, unite all’estemporaneità dei flussi turistici ed economici, in questi anni più che mai intermittenti, non possono che ricadere sulle spalle dei lavoratori: parliamo di persone e famiglie esposte all’andamento oscillante del comparto, che sono state licenziate talvolta senza preavviso e dopo molti anni di servizio. Parliamo anche di lavoratori assunti senza garanzie e per pochissimo tempo, per rispondere ai capricci del mercato, che a nostro parere non sono nemmeno definibili come ‘stagionali’”.

“Non ci stancheremo mai di ripeterlo –  conclude -: senza un’organizzazione dell’accoglienza turistica orientata alla valorizzazione, invieremo dalla Capitale e dall’Italia una brutta cartolina, fatta di servizi improvvisati e di basso profilo e di occupazione intermittente e instabile”.

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