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Toscana. “Rischio di balcanizzazione” denuncia la Cisl Scuola che domani in un convegno ne discuterà con l’assessore Grieco e la segretaria nazionale Gissi

Firenze, 30 maggio 2019 – “Il tipo di autonomia differenziata richiesta dalla Lombardia e dal Veneto aumenterebbe ancor di più il gap già drammatico nel settore della scuola tra il nord e il sud del Paese, dando via libera alla pericolosa nascita di tanti diritti all’istruzione quante sono le regioni italiane. Siamo molto preoccupati per questo e vogliamo capire cosa intende fare la Toscana.”“Il tipo di autonomia differenziata richiesta dalla Lombardia e dal Veneto aumenterebbe ancor di più il gap già drammatico nel settore della scuola tra il nord e il sud del Paese, dando via libera alla pericolosa nascita di tanti diritti all’istruzione quante sono le regioni italiane. Siamo molto preoccupati per questo e vogliamo capire cosa intende fare la Toscana.”A dirlo è il segretario della Cisl Scuola Toscana Giovanni Vannucci, che spiega così perché il suo sindacato ha organizzato per domani pomeriggio a Firenze un convegno in cui farà sedere allo stesso tavolo l’assessore regionale all’Istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco, la segretaria generale nazionale della Cisl Scuola Maddalena Gissi e il segretario generale aggiunto della Cisl Toscana Ciro Recce.Un appuntamento che diventa ancora più attuale dopo che il vicepremier Salvini, all’indomani del successo elettorale delle Europee, ha indicato nell’autonomia differenziata una delle priorità da realizzare.“Non possiamo assistere in silenzio alla balcanizzazione del sistema scolastico – dice Vannucci – in cui cambiano, da una regione all’altra, il reclutamento e la gestione del personale, la composizione e le competenze degli organi collegiali, la possibilità di investimento che è invece indispensabile assicurare a tutti, per garantire pari opportunità; questo progetto invece è destinato ad accentuare disuguaglianze e squilibri, è una minaccia per l’unità nazionale, ottenuta, dopo quella geografica, proprio grazie all’istruzione statale per tutti i cittadini.”Secondo Vannucci “dovranno anche essere evitate scelte rispetto ai modelli lavoristici che deroghino dal contratto nazionale e che indeboliscano il sistema dei diritti dei lavoratori. In questo senso ci auguriamo che il gravissimo provvedimento di sospensione dal lavoro comminato all’insegnante palermitana non sia il preambolo dell’autonomia differenziata nella scuola.”“Vogliamo anche chiedere alla Regione Toscana – dice Vannucci – qual è la sua posizione ufficiale su questo punto, visto che inizialmente aveva espresso un suo orientamento favorevole al regionalismo differenziato, ma recentemente sembra aver cambiato parere, esprimendo posizioni fortemente critiche.Il convegno è in programma domani, Venerdì 31 Maggio, alle ore 15, nell’auditorium della Cisl Toscana, in via Benedetto Dei 2/a, a Firenze.

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