Il leader del sindacato di via Po, in particolare, giudica “insufficiente il blocco generalizzato dei licenziamenti al 30 giugno. La situazione è ancora molto grave sia sotto il profilo sanitario che economico-sociale. Inoltre non esiste settore economico che non sia direttamente o indirettamente colpito dagli effetti del virus. Insisteremo dunque perché nel corso dell’iter parlamentare del decreto-legge la moratoria ai licenziamenti e le protezioni covid siano estese per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, per tutte le aziende, per tutti i settori e tipologie contrattuali”.
Per il sindacalista, inoltre, “sono importanti le nuove indennità covid, che finalmente ricomprendono i lavoratori con contratto di somministrazione in tutti i settori. Tuttavia continuiamo a segnalare che sono rimaste fuori ancora una volta alcune categorie, che vanno assolutamente recuperate nella fase di conversione in legge del provvedimento. E’ sicuramente positivo un ulteriore periodo di cassa integrazione covid e apprezziamo il lavoro svolto sulla semplificazione delle procedure. Ma si poteva fare di più”. Sul fronte del sostegno al reddito, “importante avere riproposto il reddito di emergenza per fare fronte a situazioni di forte disagio, si tratta però di una scelta penalizzante per i lavoratori con Naspi scaduta nei mesi scorsi, per i quali sarebbe più opportuno prorogare l’indennità di disoccupazione. Un provvedimento quello approvato in Cdm importante per alcune misure ma non privo di lacune evidenti che andranno colmate nel corso dell’iter parlamentare o con ulteriori provvedimenti”