“Mi sento vicina a voi in questa lotta contro la ‘disattenzione’ e per portare avanti la memoria che è necessaria per le grandi battaglie, memoria che portiamo avanti da trent’anni con la Fondazione Falcone”. Così Maria Falcone intervenuta alla Tavola Rotonda su Legalità e Lavoro organizzata dalla Cisl per la terza giornata del XIX Congresso in corso alla Fiera di Roma. “Grazie” ha detto la Falcone rivolgendosi alla platea di delegati. “La mia vita si è un po’ cristallizzata in quel 23 maggio del 92’, quando penso a Giovanni, non solo come fratello ma come cittadino il pianto mi viene agli occhi ma adesso non è più ora di piangere. Ora è il tempo delle sfide, le sfide da combattere, da combattere tutti insieme – come diceva Gigi Sbarra nel suo intervento. Nel venire qui da voi non a fare la solita lezione sulla legalità che faccio nelle scuole – sarebbe assurdo parlare di legalità ad un sindacato che di per sé stesso deve essere legalità e difesa della legalità. Non avete bisogno di una lezione” ha detto ricordando, come ha fatto Sbarra nel suo intervento la “la bellissima manifestazione di Cgil Cisl e Uil del 27 giugno del 92’, ad un mese dalla strage di Capaci, La prima grande manifestazione nazionale per la legalità. “Allora io non partecipavo alle cose pubbliche, cercavo di metabolizzare un dolore troppo forte con l’aiuto dei miei familiari, però quella manifestazione io l’ho tenuta sempre nel cuore” aggiunge ricordando la “frase bellissima ‘del manifesto dell’iniziativa, “L’IItalia parte civile’, una frase semplice, brevissima, ma una frase che voleva dire tutto” perché “è’ l’Italia tutta unita che vuole giustizia” conclude.
Congresso CISL Proclamazione Luigi Sbarra e il discorso programmatico
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