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Sicurezza. Sbarra: “Dall’Inail un quadro sempre grave sugli infortuni sul lavoro”

Pubblicato il 25 Lug, 2022

“Il Rapporto annuale dell’INAIL non contiene rilevanti risultati positivi nella lotta sugli infortuni mortali e gravi e le malattie professionali pur a fronte di un significativo potenziamento degli interventi di contrasto. Il quadro resta sempre grave. Bisogna ancora fare molto di più per la tutela della salute e della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro”. E’ quanto sottolinea il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra.

“L’aumento di circa il 20% degli infortuni e del quasi 10% di quelli mortali, giunti alla soglia dei 685 casi accertati, è un segnale che deve far riflettere istituzioni e parti sociali ciascuno dal proprio ambito di intervento e ruolo, non solo nell’individuare percorsi di miglioramento, ma sicuramente nell’analizzare le cause che sono alla base di quanto, anche nel 2021, è accaduto traducendosi in infortunio o malattia, segnando irreparabilmente la vita di persone e famiglie.

L’impegno messo in campo attraverso le modifiche normative e l’ampliamento degli organi di controllo in termini di risorse umane ed economiche, è sicuramente un segnale importante che sta già facendo registrare una crescita rilevante del numero delle indagini e verifiche svolte nelle realtà lavorative, soprattutto quelle nelle quali le lavorazioni sono maggiormente a rischio, ma dove anche l’irregolarità del lavoro è più diffusa. L’allargamento della platea degli assicurati INAIL, comprendendo categorie di lavoratori prima non garantite, è sicuramente un risultato importante, ma sono ancora troppe le scappatoie che vengono utilizzate per aggirare le norme di tutela. E questo aumenta la vulnerabilità di molti lavoratori. Per tale ragione riteniamo fondamentale che aumenti la sinergia tra parti sociali e istituzioni, a partire dal presidio in ogni contesto lavorativo della rappresentanza sindacale, al fine di garantire quel controllo di prossimità a favore dell’affermazione delle tutele di salute e sicurezza. Ma vanno ulteriormente rafforzate le ispezioni ed i controlli e realizzato un grande investimento su prevenzione e formazione”. 

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