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Politiche energetiche: incontro con il Ministro Cingolani

Si è svolto nella serata di mercoledì 27 luglio un incontro unitario con il Ministro Roberto Cingolani, titolare del Ministero della Transizione Ecologica. Il tema dell’incontro erano le politiche energetiche. Il Ministro ha tenuto ad illustrare la situazione relativa alle forniture di gas ed il percorso fatto negli scorsi mesi per garantire il necessario approvvigionamento all’Italia ed in contemporanea avviare velocemente una profonda diversificazione delle forniture, al fine di rendere facilmente sostenibili eventuali problemi legati alle forniture provenienti dalla Russia fino a renderci indipendenti da esse nell’arco di un paio di anni.

Rimane naturalmente il problema dei prezzi alti, in quanto essi dipendono da un quadro generale di regole e mercati internazionali in cui l’Italia opera. A livello europeo l’Italia ha già più volte chiesto di sganciare la fissazione dei prezzi dell’energia prodotta dalle FER dal prezzo del gas naturale ed ha proposto strumenti come il Price Cap, che naturalmente vanno concordati tra i diversi paesi per essere efficaci. Ad oggi comunque l’obiettivo principale era quello di garantire le forniture e la loro continuità e questo sembra sia stato raggiunto scongiurando il rischio di razionamenti nei prossimi mesi invernali.

Naturalmente andranno prese anche misure di risparmio nei consumi, come la riduzione di almeno 1 grado e di un’ora per il riscaldamento/raffrescamento degli uffici e delle abitazioni, su cui però occorre fare un lavoro di informazione verso i cittadini. Per rispettare gli obiettivi il Ministro ha ribadito la necessità che vengano fatti investimenti nelle infrastrutture di trasporto del gas e che venga installato nei prossimi mesi il rigassificatore nel porto di Piombino almeno per i prossimi 3 anni, il tempo per fare le necessarie infrastrutture affinché le navi che trasportano il gas liquefatto possano rimanere al largo senza attraccare in porto; mentre nei primi mesi dell’anno prossimo dovrebbe entrare in funzione anche quello di Ravenna, dove vi sono minori problemi all’accettazione dell’impianto.

Vista la grave ed inaspettata situazione provocata dalla Russia con l’invasione dell’Ucraina è quindi ancor più necessaria una grande attenzione rispetto a tutte le fonti energetiche sempre però nel rispetto del percorso di decarbonizzazione avviato nel solco del Green Deal Europeo. Il Ministro ha più volte ribadito che il percorso di decarbonizzazione procederà come previsto anche perché quest’anno vi è stata una forte accelerazione nella installazione di impianti di fonti rinnovabili, nonostante sia necessario prolungare di circa 2 anni l’attività delle centrali a carbone che saranno comunque chiuse nel 2025, come programmato nel percorso di phase out.

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