Violenza nei luoghi di lavoro: modifica al Modello OT24 INAIL

Pubblicato il 23 Mag, 2018

23 Maggio 2018 – Per procedere al recepimento dell’“Accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro”, siglato a livello europeo da Businesseurope, Ueapme, Ceep e Etuc, si costituì un tavolo di lavoro tra Confindustria (quale associazione datoriale corrispondente alla rappresentanza prevista al tavolo di confronto europeo) e Cgil, Cisl, Uil nazionali (corrispondenti, a loro volta, alla rappresentanza dei lavoratori presente sul tavolo comunitario), giungendo, in data 25 gennaio 2016, a varare congiuntamente il testo.

Alla luce di tale atto di recepimento, le altre associazioni datoriali avrebbero dovuto acquisire o confermare con atti specifici tale risultato, procedendo a stipulare e/o ad attuare in modo paritetico, a livello nazionale e/o a livello locale, intese, progetti, iniziative sul tema, rendendo operativo quanto indicato nell’articolato dell’accordo di recepimento, attenendosi alla traduzione concordata dalle parti sociali, titolari del tavolo italiano di recepimento.
Da parte delle associazioni datoriali, diverse da Confindustria, però, il dover avviare qualsiasi azione concreta basandosi su di un documento (il testo dell’articolato frutto del recepimento) siglato per la parte datoriale dalla sola Confindustria, ha fin da subito sollevato molte resistenze, bloccandone l’operatività e la più ampia diffusione e attuazione.
Nel frattempo, di intesa con l’INAIL, è stato inserito nel modulo del OT24 (Modello di domanda per la riduzione del tasso medio di tariffa, a fronte di interventi volontari da parte delle aziende, migliorativi delle condizioni di prevenzione), tra gli indicatori che permettono di ottenere lo sconto, quello riferito alle aziende che dimostrato di aver adottato la dichiarazione allegata all’Accordo e che hanno posto in essere interventi coerenti con quanto previsto dall’articolato quadro sulle molestie e violenza sul lavoro, siglato tra la Confindustria e CGIL, CISL, UIL nazionali (voce A-11).
Monitorando l’efficacia di tale indicatore (nel primo anno di esercizio), si è riscontrato che da parte delle aziende associate alle rappresentanze datoriali diverse da Confindustria (a partire dal mondo artigiano, così come anche la cooperazione e le PMI….), il dover dimostrare di aver applicato un Accordo che risulta recepito dalla (sola) Confindustria, costituisce un ostacolo tale da far desistere le aziende ad applicare l’Accordo, portandole perfino a rinunciare allo sconto sul premio di tariffa assicurativo, garantito dal mod. OT24.
Ritenendo prioritaria l’applicazione e operatività dell’Accordo, in modo diffuso, agevolando così anche le aziende ad usufruire dei benefici offerti dall’INAIL, a favore di interventi di miglioramento delle condizioni di lavoro (nel caso specifico, di lotta contro i possibili comportamenti di molestia o violenza sui luoghi di lavoro) , come CISL, Dipartimento salute e sicurezza sul lavoro, si è richiesto all’INAIL di modificare la dicitura alla voce A-11, eliminando il vincolo per le aziende dell’adozione della dichiarazione contenuta nell’Accordo di recepimento del 2016, sgombrando così il campo da qualsiasi riferimento alla Confindustria. La richiesta è stata accolta.
A fronte, quindi, dell’ottenimento di questo positivo risultato, superato l’ostacolo, risollecitiamo tutti a far conoscere alle aziende i benefici offerti dal mod.OT24 dell’INAIL e, in specifico, al promuovere nelle realtà lavorative interventi di contrasto alle molestie e violenza sul lavoro, partendo dalla prevenzione, anche solo consistente nell’aumentare la conoscenza e sviluppare la consapevolezza sul tema.
Si rende noto che attualmente sono già molti i protocolli di intervento stipulati sul territorio che vedono coinvolte le associazioni datoriali diverse da Confindustria. Contiamo, comunque, entro la fine dell’anno in corso, di addivenire alla sigla dei relativi protocolli nazionali.

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