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‘Fermiamo la domanda’, la Cisl aderisce alla campagna contro la violenza sulle donne

Pubblicato il 22 Lug, 2017

Luglio 2017 – Attraverso la sottoscrizione della Campagna dell’Associazione Papa Giovanni XXIII per la liberazione delle donne vittime di tratta e di sfruttamento “FERMIAMO LA DOMANDA!”, la Cisl nell’ambito del suo pluriennale impegno contro ogni forma di violenza, in occasione del XVIII Congresso Confederale, ha promosso una iniziativa in favore della cosiddetta proposta di legge “Bini”, riguardante la “Modifica all’articolo 3 della legge 20 febbraio 1958, n.75, concernente l’introduzione di sanzioni per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione” ((Atto Camera 3890)). 

La tratta di esseri umani e lo sfruttamento sessuale sono fenomeni in continua espansione, hanno come cause profonde la diseguaglianza tra uomini e donne e la povertà, aggravate dalle disparità etniche e da altre ingiustizie come i conflitti armati. Le vittime appartengono alle categorie vulnerabili, in condizioni sociali e economiche sfavorevoli. Andare con una prostituta è una “libertà” esercitata nei confronti di una persona che non è libera e non ha scelta. Un consenso apparentemente libero è invece una catena di sopraffazioni che culmina con il cliente che conosce questa situazione e diventa lui stesso uno sfruttatore”.
Per contrastare dunque questa piaga è necessario intervenire affrontandola dal punto di vista del cliente. Ed è quello che intende fare la citata proposta di legge. Come Cisl, siamo convinti, che contrastare il fenomeno dalla parte della domanda sia la strada giusta per dare un colpo forte a coloro che si arricchiscono e vivono sulla pelle delle tantissime vittime.
Per maggiori informazioni e per dare il proprio contributo firmando la petizione basta collegarsi sul web al seguente indirizzo: http://www.questoeilmiocorpo.org/petizione.

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