E’ stato approvato in via definitiva nei giorni scorsi il disegno di legge di “Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere”.
La Commissione, lo ricordiamo, istituita per la prima volta nel 2017 dal Senato, con meccanismo monocamerale, è stata rilanciata nel corso degli anni fino all’attuale riconferma, nella forma potenziata bicamerale, atteso il suo prezioso contributo in termini di ricerca, analisi e proposta, sui diversi temi che si intersecano nella complessa materia di competenza.
Il lavoro si svolgerà in continuità con la Commissione precedente, i cui risultati faranno da supporto negli impegni futuri.
Il disegno di legge consta di 8 articoli in tutto che disciplinano compiti, poteri, composizione e organizzazione interna della Commissione che dovrà, al termine dei propri lavori, presentare una relazione finale nella quale illustrerà quanto svolto, le conclusioni di sintesi e i relativi suggerimenti, in conformità alle disposizioni dello stesso testo di legge.
Riguardo alla sua composizione, comprende 18 senatori e 18 deputati, “scelti rispettivamente dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Presidente della Camera dei Deputati, in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari, comunque assicurando la presenza di almeno un deputato per ciascun gruppo esistente alla Camera dei deputati e di almeno un senatore per ciascun gruppo esistente al Senato della Repubblica”.
Nei 10 giorni dopo la nomina, ci sarà la prima convocazione che darà piena operatività.
Il disegno di legge entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Per la Cisl, è importante questa riconferma che rappresenterà sicuramente un aiuto non residuale, insieme a quello delle realtà sociali coinvolte, sindacato compreso, nel costruire un’azione di contrasto alla violenza di natura strutturale e sistemica.